A tu per tu con De Vecchis: i motivi del passaggio a “Grande Fiumicino”
"La mia volontà è quella di avvicinarmi ai cittadini per sentire le problematiche e cercare le soluzioni"
di Simone Mangoni
William De Vecchis entra a far parte della Lista Civica “Grande Fiumicino”. Il consigliere dell’opposizione non ci ha pensato due volte: la volontà è quello di avvicinarsi ai cittadini. Sentire le problematiche e cercare le soluzioni. Un percorso lungo, da prendere senza fretta ma dove ci saranno mesi di duro lavoro.
Innanzitutto vanno chiariti i motivi della scelta di lasciare il lavoro svolto con il precedente gruppo per approdare in questa nuova ‘avventura’: “In questo momento storico – spiega il consigliere De Vecchis – dove il centro destra non è più una forza omogenea e unita, l'unico tentativo di trovare una sintesi è farlo al di fuori dei partiti tradizionali, nella speranza di rivitalizzare il centro destra locale con un nuovo progetto e nuove forze. Con Grande Fiumicino, che comunque rimane un passaggio transitorio, intendo aprire un dialogo sia con i movimenti che con le liste civiche che orbitano intorno all’opposizioni. La volontà è di rifondare tutto il centro destra: vedremo nei prossimi mesi chi ne farà parte o meno. Soprattutto saremo noi a valutare con chi dialogare”.
La poca simpatia verso i vecchi canoni delle istituzioni. La politica di palazzo, lontana da quello che De Vecchis vuole intraprendere: “Il dialogo dovrà interfacciarsi con tutta la società civile – chiarisce il consigliere di centro destra – che vuole impegnarsi a migliorare le condizioni di vita nel nostro comune. Credo che i cittadini non si sentano più rappresentati dalle vecchie istituzioni. Questo è un disagio generale, la bassa affluenza alle urne ne è la prova. Dobbiamo riavvicinare i cittadini e soprattutto i giovani alla politica. Non possiamo farlo con le parole d'ordine degli anni novanta, dobbiamo trovare un linguaggio nuovo. Su questo sono il primo a mettermi in discussione”.
La politica di De Vecchis riparte da tre argomenti cardine. Punti su cui fondare la programmazione del presente e del futuro: “In primis l’immigrazione; chiederemo quanto prima un incontro – afferma De Vecchis – con l'assessore alle politiche sociali per rivedere i capitoli di spesa a riguardo. Non dimentichiamoci che abbiamo un centro di accoglienza a nord del comune, dove credo bisognerà fare un controllo dettagliato con le forze dell'ordine. Mi risulta ci siano anche ospitati cittadini provenienti dai paesi sotto il controllo dei fondamentalisti islamici. Poi le politiche sociali: chiederemo di rivedere i parametri e i fondi destinati ai servizi alla persona. Infine il lavoro: ci dovremmo battere affinché la maggior risorsa del nostro territorio, ovvero l'aeroporto Leonardo da Vinci, ritorni ad essere un luogo che crei lavoro e non precariato come sta accadendo ora con la questione Alitalia e Groundcare”.
In una democrazia che si rispetti il ruolo dell’opposizione è chiave per far si che l’amministrazione sia sollecitata e lavori in maniera efficace. Per questo non mancano sia le critiche che le dimostrazioni di supporto verso l’attuale gestione del Comune di Fiumicino: “Dall'amministrazione ci aspettiamo uno slancio più coraggioso. Non solo sulla normale gestione – ammette l’assessoreDe Vecchis – ma anche su temi come il lavoro e lo sviluppo economico. In qualità di opposizione abbiamo dimostrato la nostra maturità dando sostegno all'amministrazione sulle problematiche ambientali prodotte dallo sversamento dell'oleodotto, e sulle questioni aeroportuali. Abbiamo evitato per il bene comune uno sterile scontro su temi di vitale importanza per i nostri cittadini. Noi rimaniamo l'opposizione e abbiamo le nostre ricette, e quelle poche volte che la maggioranza ci ha ascoltato ha prodotto ottimi risultati. Un esempio su tutti è stato l'aver accettato di eliminare l'IMU sulle seconde case date in usufrutto ad un parente di primo grado. Sono convinto che in molti avranno apprezzato”.
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