“Dopo quindici mesi di governo, sembra evidente che il servizio sia peggiorato“
“E’ notizia del giorno quella che la ditta Trotta Bus Service sta ritardando il pagamento degli stipendi e che i lavoratori della società responsabile del Trasporto Pubblico Locale di Fiumicino stanno minacciando ed organizzando scioperi per protestare contro un modus operandi che purtroppo sembra ripetersi costantemente” dichiara il consigliere comunale del PD, Paolo Calicchio.
“Quello che accade oggi – aggiunge – è purtroppo già successo negli anni passati, quando da Assessore ai Trasporti, insieme agli allora responsabili dirigenziali comunali e agli uffici incaricati al Tpl dovemmo, come amministrazione, sostenere per alcuni mesi i pagamenti degli stipendi dei dipendenti della ditta Trotta. Un’operazione quasi del tutto singolare in tutta Italia, realizzata al fine di tutelare i lavoratori della società che drammaticamente stavano rischiando di perdere anche le proprie abitazioni per l’insolvenza delle rate di mutuo o di finanziamenti vari”.
“La nostra amministrazione è stata sempre presente ed attenta – sottolinea Calicchio – rispetto, soprattutto, le esigenze dei lavoratori, ai quali, anche oggi va la mia solidarietà per una situazione che si ripete purtroppo costantemente, dove a pagare le conseguenze delle problematiche interne alla ditta sono in primis i lavoratori e poi tutte quelle persone, studenti, anziani, pendolari, lavoratori che usufruiscono del TPL per i loro spostamenti quotidiani”.
“Dai social emerge una situazione drammatica rispetto alle numerose corse saltate in questi giorni – rimarca il consigliere dell’Opposizione – dove a rimetterci sono stati in particolare gli studenti con navette assenti o aventi notevoli ritardi. Noi abbiamo perso giustamente anche per le critiche sui trasporti, infatti dopo aver creato dal nulla un servizio di Trasporto Pubblico Locale, dopo aver passato il Covid e la crisi economica del 2021/2022 erano rimasti problemi evidenti, da risolvere con il tempo. La destra, all’epoca in opposizione, ha cavalcato le più becere motivazioni, vincendo poi le elezioni sulla promessa di una mitologica e nuova età dell’oro. Invece, dopo quindici mesi di governo, sembra evidente che il servizio sia peggiorato, con i mancati stipendi, le reiterate corse saltate e la minaccia di scioperi strutturati”.
“E poi – conclude Paolo Calicchio – c’è l’Assessore ai Trasporti, Angelo Caroccia, simbolo di un opportunismo di altri tempi, la cui attività più frequente sembra essere quella di passare da una casacca all’altra, trascinandosi dietro i suoi fedeli. Il suo impegno di mettere i controllori, le corse in più, il servizio più efficiente, sono tutte promesse al vento. Noi abbiamo portato alla città i fatti, loro solo promesse e incapacità amministrativa”.