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Apertura “by night” del Museo delle Navi all’aeroporto di Fiumicino

L’iniziativa è del Parco archeologico di Ostia Antica che aprirà i cancelli anche alla Basilica di Sant’Ippolito

 

di Umberto Serenelli

 

Nei week end di settembre il Parco archeologico di Ostia Antica lancia l’idea delle visite serali del Museo delle Navi all’aeroporto di Fiumicino. Sarà infatti possibile accedere in via “straordinaria” e a titolo “gratuito”, dalle 19.30 alle 23, nell’esposizione in via Guidoni in cui esposte navi romane.

 

 

 

Il piano delle visite riguarderà anche il complesso della Basilica di Sant’Ippolito all’Isola Sacra, dove venne trucidato il Santo patrono del Comune costiero, che resterà aperto nei week end, fino al 20 ottobre, dalle ore 11 alle 14.30 ad accezione del 5 ottobre in occasione della Festa di Sant’Ippolito che verrà prolungata alle 18.45.

 

 

 

All’apertura “by night” del Museo c’è da aggiunge quella ordinaria da martedì a domenica, ore 10 alle 16.

 

 

“Con queste aperture straordinarie gratuite, che rientrano nel piano di valorizzazione, vogliamo continuare nella politica attraverso cui tenere aperti i siti di Fiumicino – dichiara il Direttore del Parco, Alessandro D’Alessio – Innanzitutto ai cittadini di Fiumicino ai quali restituiamo la fruizione del complesso di Sant’Ippolito all’Isola Sacra. Questo sito è un vero luogo identitario della comunità perché qui fu rinvenuto il sarcofago che aveva contenuto le spoglie mortali del martire patrono di Fiumicino, mentre con l’apertura serale del Museo delle Navi vogliamo invitare anche quanti già hanno visitato il museo in passato, per rendersi conto di quanto esso sia ancora una volta un ‘museo in progress’, nel quale cambia la disposizione nello spazio delle navi in funzione dei restauri”.

 

Il polo archeologico della Basilica, vicino alle Terme e al ponte di Matidia, è stato restaurato lo scorso anno e alla sua inaugurazione è intervenuto l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il giacimento archeologico di via Redipuglia è davvero unico perché oltre alle spoglie di Sant’Ippolito, rinvenute durante uno scavo del 1970, è possibile visitare il conventino annesso, costruito nel XIII secolo del quale ancora svetta la torre campanaria romanica, recentemente restaurata e messa in sicurezza. Anche l’oratorio di Sant’Ippolito, che accoglie un affresco settecentesco raffigurante il martirio del Santo gettato in un pozzo, è stato oggetto di recenti interventi di restauro e poi l’Antiquarium nel quale sono esposte iscrizioni, decorazioni architettoniche marmoree e il ciborio che nel IX secolo monumentalizzava l’altare della basilica.

 

Una volta completata la visita nel sito di Isola Sacra è possibile raggiungere allo scalo, il Museo dove sono esposte le stupende navi romane. Cattura l’attenzione del visitatore la grande teca-cantiere trasparente nella quale lavorano i restauratori del Consorzio romano “Pragma”, seguiti dalla responsabile del Museo, Tiziana Sorgoni, impegnati negli interventi di protezione sulla nave “caudicaria” (chiatta fluviale) Fiumicino 1. È anche possibile apprezzare, in tutto il suo splendore, la nave Fiumicino 4, un piccolo veliero per il commercio sulla costa laziale che originariamente era lungo 10 e largo 2,8 metri e per la sua costruzione furono impiegati vari tipi di legno disponibili nelle vicinanze di Portus. Si tratta di quercia per la chiglia e per la maggior parte delle ordinate, il cipresso per il fasciame lungo lo scafo e il pino domestico per quasi tutte le tavole del rivestimento interno, compreso l’elemento in cui era incastrato il piede dell’albero. Tutti questi particolari costruttivi sono emersi proprio nel corso dei recenti restauri. Restauri che hanno interessato anche la “Barca del pescatore”, il relitto Fiumicino 5, consentendo di apprezzare alcune caratteristiche delle specie legnose utilizzate, prima tra tutte la colorazione delle tavole del fasciame originale in cipresso che appaiono di un colore ocra chiaro, diverso dal colore rossastro dei legni di riparazione antica. Nel corso degli interventi sono emersi i dettagli del sistema di fissaggio dei vari elementi che costituiscono lo scafo: “mortase, tenoni e spinotti” oltre ai chiodi che sono presenti sia in ferro che in lega di rame.

 

 

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