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Custodire e promuovere la memoria storica: l’IC Porto Romano ha ospitato Emanuele Di Porto

All’incontro hanno partecipato più di 200 studenti delle classi seconde e terze medie.

 

 

di Dario Nottola

 

Custodire e promuovere la memoria storica per formare cittadini consapevoli e responsabili. Su questo solco l’Istituto Comprensivo Porto Romano di Fiumicino ha ospitato Emanuele Di Porto, sopravvissuto al rastrellamento nazista del 16 ottobre 1943, e la scrittrice Tea Ranno, autrice del libro “Un tram per la vita” che racconta la sua straordinaria storia di salvezza. All’incontro più di 200 studenti delle classi seconde e terze medie che hanno partecipato “con attenzione e coinvolgimento”.

 

Nel tragico giorno del rastrellamento del Ghetto di Roma, un bambino di dodici anni, Emanuele, vide la madre caricata su un camion dai tedeschi. Nel tentativo di raggiungerla, fu spinto via da lei, che con quell’ultimo gesto gli salvò la vita. Il piccolo trovò rifugio su un tram e iniziò un viaggio disperato che lo portò fino al capolinea. Confessò al bigliettaio di essere ebreo e di essere braccato dai nazisti. Fu allora che l’autista del tram, e in seguito altri, lo aiutarono a nascondersi e a sopravvivere per tre giorni, fino al momento in cui riuscì a ricongiungersi con il padre. Una vicenda di dolore e paura, ma anche di solidarietà, speranza e coraggio.

 

L’incontro, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Lorella Iannarelli, e dalla prof.ssa Genni Fonte, è stato organizzato dalla Fondazione Anna Maria Catalano. Il presidente della Fondazione, Sergio Estivi, si è complimentato con gli studenti “per l’interesse dimostrato e per l’educato comportamento tenuto durante l’incontro”. Le numerose domande rivolte agli ospiti hanno evidenziato una lettura attenta e partecipe del libro”.

 

Emanuele di Porto

 

L’incontro ha rappresentato un’occasione unica per gli studenti, un momento di riflessione profonda su una delle pagine più buie della storia, “affinché il passato non venga dimenticato e possa essere monito per il futuro”. A dare ulteriore risonanza all’incontro è stato il giornalista Andrea Pranovi, di Radio Roma Capitale, che attraverso un’intervista radiofonica ha raccolto le testimonianze dei protagonisti. Le sue domande hanno messo in luce non solo l’emozione e l’importanza della memoria storica, ma anche il prezioso lavoro svolto dagli insegnanti, il cui impegno nella preparazione degli studenti ha reso l’incontro un’esperienza di apprendimento profonda e partecipata.

A riprova della serietà con la quale gli studenti hanno partecipato all’evento, molti di loro hanno richiesto una dedica e molti altri sono sfilati per ringraziare e abbracciare Emanuele Di Porto.

 

 

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