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Fiumicino, aperto dalla Pro Loco il cantiere per pulizia della storica Fontana monumentale di via del Serbatoio

Larango: “Come promesso, il cavalier Angelo Bellotto ha potuto iniziare il suo consueto lavoro di approfondita pulizia”


di Dario Nottola

Dopo la riattivazione dell’acqua (che era assente da ottobre), da parte di Acea Ato2, è stato aperto, dalla Pro Loco, il cantiere per il lavoro di approfondita pulizia della storica Fontana monumentale delle Cinque Lune di via del Serbatoio, a Fiumicino.
 
“Ora, come promesso, il cavalier Angelo Bellotto ha potuto  iniziare il suo consueto lavoro di approfondita pulizia, così come ci aveva promesso da ottobre. Lavoro che Angelo conduce abitualmente ogni due anni gratuitamente, fin da quando con la Pro Loco di Fiumicino ne curò il restauro  nel 2010 che fece tornare la fontana alla sua originaria bellezza . Grazie Angelo e buon lavoro”, spiega il presidente della Pro Loco, Pino Larango.
 
L’esecuzione dei lavori di manutenzione è, come committente, a cura della Pro Loco Fiumicino A.P.S. già realizzatrice del restauro conservativo e funzionale nel 2012. La Consulenza è dell’ Architetto Maurizio di Puolo, della Facoltà di Architettura, Roma Valle Giulia. Le spese tecniche ed amministrative a carico della Pro Loco Fiumicino sono in parte sostenute con i contributi derivanti dal 5 per 1000 IRPEF.

La fontana fu realizzata dal Professore Salvatore Amato che trasse ispirazione dalla via e dal palazzo dove poi doveva essere addossata la fontana, di proprietà della famiglia Piccolomini e nello stemma di questo casato compare una croce sormontata da Cinque Lune.
 
Collocata in via del Serbatoio dell’Acea, in origine la fontana si trovava a Roma, in piazza Madama, angolo via delle Cinque Lune. La sua realizzazione trae origini dal concorso che l’allora “Governatorato di Roma” bandì nel 1928 nell’intento di realizzare 10 nuove fontane artistiche, da collocarsi in sostituzione delle tradizionali colonnette in ghisa, nei diversi quartieri della città.
 
Per la fontana di piazza Madama si aggiudicò l’incarico il professor Salvatore Amato. Lo spunto per il disegno della fontana fu lo stemma di Palazzo Piccolomini, sulle cui mura andava addossata. L’artista, infatti, vi pose una luna piena contornata da altre quattro lune, 2 in prima fase e 2 in ultima. Una vaschetta a baccelli ed una vasca di raccolta completavano il tutto, recinto da 4 colonne con barre di ferro. La luna piena centrale lanciava l’acqua con un gradevolissimo effetto. La fontana fu rimossa e trasferita a Fiumicino verso la fine degli anni ’40.
 
 
 

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