Conclusi, inoltre, importanti interventi di messa in sicurezza e di restauro dopo 25 anni dagli ultimi
di Dario Nottola
La Necropoli di Porto sempre più nel vivo dell’attenzione degli studiosi. Si è svolta, infatti, nei giorni scorsi la terza Campagna di rilievo, analisi diagnostiche e restauro virtuale delle pitture presso la preziosa area archeologica all’Isola Sacra.
La fase iniziale del progetto prevede un piano di conoscenza e conservazione digitale dell’intera area della Necropoli attraverso un nuovo rilievo, interamente in 3d, di tutte le strutture delle tombe e la documentazione di tutti gli apparati decorativi (pitture, stucchi, mosaici) ancora presenti nel sito. Il progetto è frutto di una convenzione tra il Parco archeologico di Ostia Antica e l’Università di Palermo, Dipartimento Culture e Società, Laboratorio di Virtual Archaeology.
Il piano è a cura dell’archeologa del Parco, Cristina Genovese, del prof. Massimo Limoncelli, e della dott.ssa Laura Schepis (Università di Palermo): vi partecipano, con il lavoro sul campo, le studentesse del Corso di Laurea in Archeologia, Noemi Todaro e Grazia Rita Barberi Frandanisa, insieme alla restauratrice del Parco archeologico di Ostia Antica, Tiziana Sorgoni.
Il progetto, sostenuto dal Direttore del Parco archeologico di Ostia, Alessandro D’Alessio, consentirà di restituire, seppur in ambito “virtuale”, gli apparati decorativi, che sono stati distaccati nel secolo scorso e conservati nei depositi archeologici ostiensi, nel loro contesto di origine, ricostruendo lo straordinario sistema di immagini, colori e arredi che ornavano le tombe di una delle meglio conservate necropoli di età romana.
Nella Necropoli si sono da poco conclusi, peraltro, importanti interventi di messa in sicurezza e di restauro, a distanza di 25 anni dagli ultimi, edifici funerari monumentali delle 200 tombe visitabili, ed i relativi apparati decorativi: pitture, stucchi, mosaici, marmi.
