I ragazzi di Fiumicino sono in attesa della nascita di un asinello frutto di una donazione
Una pet-terapy per aiutare i disabili nell’educazione e rieducazione alla relazione. Questo il progetto che presto vedrà luce presso lo spazio verde di via Coni Zugna assegnato all’associazione “Insieme con i disabili Onlus”. Il gruppo è in attesa della nascita di un asinello, frutto di una donazione, che aiuterà i ragazzi. L’onoterapia è una prassi diffusa per la cura del disagio che sta prendendo piede in Italia ed è già molto utilizzata all’estero. L’asino, animale dall’indole dolce e mansueta è, infatti, particolarmente adatto ad intraprendere attività di assistenza con soggetti che hanno difficoltà relazionali, emotive e affettive.
“Punto forza della nostra associazione è lo spazio verde, affidato in concessione dal Comune e situato in Via Coni Zugna, 56/f a Fiumicino, dove i ragazzi spesso passano le loro giornate, soprattutto durante la bella stagione, e nel quale possono svolgere alcune delle loro attività ricreative. Tra queste – spiega il presidente dell’Associazione ‘Insieme con i disabili Onlus’, Mauro Stasio – avvieremo a breve l’Onoterapia, una terapia di rieducazione motoria analoga all’ippoterapia ma praticata con asini. Ora stiamo aspettando con ansia un asinello che nascerà tra non molto, donato da due persone magnifiche che hanno a cuore i nostri ragazzi, il sig. Salvatore Gallo e la sig.ra Rosaria Mugnano gestori del locale a Fiumicino ‘Un posto al sole'”.
L’Associazione “Insieme con i disabili” è una Onlus che nasce per la volontà di alcuni genitori di ragazzi con disabilità (motorie, psicomotorie,sensoriali). L’intento è far coesistere, collaborare e confrontare figli e genitori che vivono la disabilità. Essa è alla continua ricerca di situazioni stimolanti ed educative per tutto il gruppo, che presenta ragazzi diversi per età, sesso e disabilità. Punto di forza dell’associazione è proprio la coesistenza di realtà differenti ma unite nelle difficoltà che si riscontrano nella quotidianità delle famiglie con figli disabili.
“La diversità e le disabilità spesso conducono a situazioni di disagio relazionale e sociale – spiega l’Associazione – tale fenomeno non deve essere nascosto o allontanato ma interpretato e affrontato per aiutare il soggetto a rielaborare la propria difficoltà e a trovare i supporti necessari per poter crescere. La finalità principale è quella di dare una risposta di prevenzione delle forme di emarginazione. Questo è un percorso che tende dunque a valorizzare i ragazzi diversamente abili offrendo loro un programma dettagliato di attività settimanali di vario genere che possa far crescere in loro il sentimento di autostima e gratificarli rendendoli consapevoli del fatto che con l’aiuto e lo stare insieme è possibile riuscire a svolgere attività occupazionali, ricreative e di sport. Tali attività – conclude il presidente Stasio – permettono di riempire quelli che oggi sono gli spazi vuoti delle giornate dei nostri ragazzi”.
Valentina Fiordalice