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Legambiente a Fiumicino con “Goletta verde”

Martedì 5 luglio alle ore 11.00 si terrà la presentazione del dossier “Fiumicino Porto/Aeroporto”, presso il ristorante ZiPina in via della Torre Clementina

Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente giunta alla sua ventiseiesima edizione, continua il suo lavoro di monitoraggio e d’informazione sullo stato di salute dei mari e delle coste italiane e torna nel Lazio da martedì 5 luglio per rilanciare con forza tematiche legate alla tutela dell’ambiente marino. L’esperienza di Goletta Verde è realizzata grazie alla collaborazione del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, del Consorzio Ecogas, di Corepla, Nau!, e Novamont. I principi della sostenibilità e dell’ambientalismo scientifico guidano gli attivisti a bordo della Goletta Catholica e i tecnici, che viaggiano a bordo del laboratorio mobile, effettuano rilevamenti puntuali con l’obiettivo di scovare le situazioni che mettono a maggior rischio il mare: tanto le foci dei fiumi quanto i tratti interessati da scarichi abusivi o insufficiente sistema di depurazione. Durante la sosta nel Lazio, al centro dell’attenzione del team di Goletta Verde ci saranno anche altri temi di gran rilievo per l’ambiente e l’ecosistema marino regionale: abusivismo edilizio vista mare, opere di ripascimento delle spiagge, assurdi progetti di cementificazione del litorale, accessi negati al mare.
“Basta con gli accessi negati al mare, con la Goletta Verde riparte la battaglia di Legambiente per la libera fruizione del mare – afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – le coste del Lazio sono belle quanto ricche di criticità, bisogna migliorare la qualità delle acque e contrastare abusivismo e nuovi scellerati progetti di cementificazione, ma tra le cose più odiose c’è la privatizzazione del mare. Vanno eliminati recinti, muri, tornelli facendo tornare lungomari quelli che oggi sono diventati lungomuri, a Ostia come a Fregene e Torvaianica, ma anche a Formia e Gaeta. Altro che concessioni ventennali e inverosimili diritti di superficie, stop alla privatizzazione dei litorali, liberiamo il mare”.
“La strada da seguire – prosegue – è quella intrapresa dal Comune di Ardea, che si sta adoperando per rimuovere tutte quelle barriere che impediscono il libero accesso al mare, rendendolo accessibile a beneficio di tutti i cittadini. Legambiente torna a chiedere più controlli contro quegli stabilimenti che fanno pagare una ingiusta ‘tassa sul mare’, con sospensione e revoca delle concessioni a chi deturpa il litorale, ma anche l’allargamento degli spazi di spiaggia libera per i cittadini, come prevede la legge Finanziaria 2006, al comma 251 dell’articolo 1, dove stabilisce che èfatto obbligo per i titolari di concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.
 
 
 

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