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“Maccarese: un allevamento sostenibile” venerdì 8 settembre l’inaugurazione della nuova Sala Mungitura

Benetton: “Adottare una sala di mungitura a giostra consiste in una vera e propria rivoluzione tecnica e gestionale”


di Dario Nottola
 
Domani, venerdi’ 8 settembre, l’azienda agricola Maccarese Spa inaugurerà la nuova sala mungitura, definita tecnicamente “a giostra”, in occasione dell’evento “Maccarese, un allevamento sostenibile”, alla presenza delle principali istituzioni legate al territorio e al mondo dell’agricoltura e della zootecnia. La maggior velocità di mungitura consentirà di risparmiare in un anno circa 29.000 Kw rispetto ad un tradizionale impianto rotativo. Il nuovo impianto è dotato di alti livelli tecnologici che consentono di monitorare la quantità e la qualità del latte (grasso e proteina) per singolo capo, in ogni mungitura; inoltre, ogni bovina è dotata di un pedometro o di un collare che consentono di monitorare il livello di attività (indicatore di calore), i tempi di riposo e di ingestione.
 
Aprirà i lavori il presidente di Maccarese S.p.A.,  Andrea Benetton: “Adottare una sala di mungitura a giostra – commenta – consiste in una vera e propria rivoluzione tecnica e gestionale, fondata su una solida strategia aziendale, orientata verso un obiettivo principale: la sostenibilità, intesa come sicurezza alimentare, benessere degli animali e dei nostri dipendenti. Sono tante le azioni introdotte fino ad ora dalla Maccarese Spa in questa direzione. La nuova sala di mungitura consentirà non soltanto una crescita in termini produttivi, ma anche un’automazione dei processi e una zootecnia di precisione, a vantaggio appunto dei nostri animali e dei nostri dipendenti”.

“Il taglio del nastro – aggiunge Benetton –  sarà un’occasione per ospitare qui da noi nomi illustri nell’ambito dell’agricoltura, della zootecnia e della salute per dare il nostro contributo verso un’Italia più sostenibile“.
 
Per l’azienda l’obiettivo principale dietro la costruzione di questo impianto – moderno e tecnologico – è il “miglioramento del benessere degli animali e dei lavoratori, nel pieno rispetto della routine giornaliera delle bovine. Mediamente, nell’arco di una giornata, una bovina riposa dodici ore, spende circa quattro ore e mezza mangiando e altrettante stando in piedi, tra le cuccette, i corridoi e in prossimità degli abbeveratoi. Facendo la somma, restano circa tre ore al giorno per la mungitura, compresi i tempi di trasferimento da e per la sala mungitura e il tempo trascorso in sala di attesa”.
 
“È molto importante considerare questo aspetto, perché quando si dilatano i tempi di mungitura, le bovine tendono a ridurre i tempi di riposo, con effetti negativi sulla produzione di latte e sullo stato di salute.
Sulla base di queste considerazioni, l’impianto a giostra è il sistema che consente una mungitura molto più veloce e, soprattutto, autonoma e volontaria. Infatti, in questa sala è l’animale che si muove portandosi di fronte all’operatore – che rimane stazionario – a differenza di quanto succede negli impianti a spina di pesce o paralleli. Questo riduce di molto lo stress sia degli operatori che degli animali. Una mungitura più veloce, inoltre, permette di ridurre il tempo in cui gli animali rimangono al di fuori della stalla e, quindi, il tempo in cui rimangono lontani dalla possibilità di riposare, alimentarsi e interagire con gli altri animali”, sottolinea l’azienda.
Tutti questi dati a disposizione degli operatori permettono di “anticipare eventuali problemi, per evitare stati di malessere che potrebbero portare alla manifestazione di eventuali patologie (questo ha riflessi positivi, perché determina un minor consumo di antibiotici). La tecnologia installata consente, inoltre, di aumentare il grado salubrità e sicurezza del latte prodotto, rappresentando un’ulteriore garanzia per il consumatore, in aggiunta a tutti i controlli che vengono eseguiti lungo la filiera”.
 
Particolare attenzione è stata posta all’ambiente di lavoro, dove è continua l’interazione uomo – animale.  “Partendo dal presupposto che la tecnologia applicata in azienda debba supportare e non sostituire l’uomo, Maccarese ha dotato il nuovo impianto di mungitura di due robot, uno all’ingresso per la pulizia della mammella degli animali e uno all’uscita, per la disinfezione dei capezzoli. Questo ha consentito la riduzione del 45% dell’operosità manuale degli operatori, rispetto alla mungitura tradizionale. In conclusione, l’investimento per la realizzazione del nuovo impianto a giostra ha permesso all’azienda di migliorare lo stato di comfort degli operatori e degli animali e ottenere, quindi, una maggiore efficienza del complesso processo produttivo di latte fresco alimentare di alta qualità. Infine, la scelta di un impianto avveniristico, realizzato completamente in acciaio Inox a bassissimi consumi elettrici, è un ulteriore passo verso l’idea di sostenibilità da sempre ricercata dall’azienda Maccarese”, conclude la nota
 
 
 

 
 
 

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