Tiziana Sorgoni (restauratrice): “Questa è la più preziosa tra le navi di Fiumicino perché quasi tutto il fasciame è originale”
di Dario Nottola
Si è concluso il restauro della nave “Fiumicino 4”, il piccolo veliero che anticamente svolgeva navigazione di piccolo cabotaggio, esposto al Museo delle Navi. Lo si apprende dalla pagina social del Parco archeologico di Ostia Antica.
Il restauro è stato caratterizzato prevalentemente da una pulitura con rimozione delle sostanze applicate in passato sui legni e nel consolidamento puntuale del fasciame nei punti più delicati.
Tutte le operazioni sono descritte, nel dettaglio, dalla restauratrice Tiziana Sorgoni, come pubblicato sul sito del Parco archeologico: “Il restauro dell’imbarcazione romana Fiumicino 4 è stato appena completato, dopo un periodo di circa due mesi e mezzo, ad opera dei restauratori della società Croma – si legge sulla pagina istituzionale – L’intervento di restauro sulle imbarcazioni è stato progettato con una duplice finalità: da un lato rimuovere le sostanze di restauro applicate negli anni con funzione protettiva, che invece si sono rivelate una delle principali cause di degrado per gli elementi costitutivi, dall’altra consolidare gli elementi lignei per prevenirne il collasso e garantirne la conservazione.
I trattamenti manutentivi che le imbarcazioni hanno ricevuto fin da quando furono ricoverate all’interno del Museo negli anni ’60-70 del Novecento furono effettuati con materiali non proprio idonei, che nel tempo si sono ossidati e scuriti alterando significativamente l’aspetto del legno; dal punto di vista conservativo eliminare i prodotti di restauro significa in questo caso, ridurre drasticamente le cause di degrado che interessano le imbarcazioni dato che queste sostanze hanno “rivestito” le superfici lignee senza consolidarne la struttura, che quindi risulta profondamente fragile e in precario stato conservativo.
La rimozione di queste sostanze da un lato permette di apprezzare nuovamente l’essenza naturale del legno, dall’altro garantisce una migliore conservazione degli elementi costitutivi.
“Sull’imbarcazione Fiumicino 2 – spiega ancora Sorgoni – è stata sperimentata con successo una metodologia di intervento che prevede l’utilizzo di solventi della classe dei chetoni (è stato scelta la miscela solvente MEK) applicati con mezzo supportante”.
“Nell’intervento effettuato sull’imbarcazione Fiumicino 4 sono stati realizzati dei test di pulitura utilizzando un solvente ecocompatibile applicato con mezzo supportante: è stato ottenuto un risultato eccellente, molto simile a quello raggiunto con l’impiego di solventi tradizionali e pertanto è stato preferito. Le operazioni di pulitura si svolgono contestualmente a interventi di consolidamento localizzato del fasciame in pericolo di collasso. I puntelli sono stati applicati durante le fasi di consolidamento e incollaggio degli elementi lignei deformati o spezzati”.
La Fiumicino 4 è la più “preziosa” tra le Navi di Fiumicino perché, a differenza delle altre imbarcazioni, quasi tutto il fasciame è originale. E questo lo si è potuto constatare proprio in fase di restauro. Questo dato conferisce ulteriore valore e pregioalla nave”, conclude Tiziana Sorgoni.
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