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No all’astensionismo: il voto è un nostro diritto difendiamolo

Chi vincerà? Non si sa! Ma non ha importanza se ognuno di noi potrà affermare, con orgoglio, di essere andato a votare


Alessandra Zauli
 
“Stringiamo le schede come biglietti d’amore”, con queste parole, la giornalista Anna Garofalo, descrisse l’emozione del primo voto concesso anche alle donne il 2 giugno del 1946.

Questa emozione, dati alla mano, negli anni si è persa. L’astensionismo ha raggiunto, mai come in questo ultimo periodo, numeri elevatissimi. Abbiamo perso il senso di quella frase, di quell’emozione, del senso della lotta che i nostri nonni e bisnonni hanno dovuto sostenere per far si che noi potessimo votare, diritto purtroppo nella storia più volte negato.

Ed ogni volta che il voto ci è stato negato, è stato segno di periodi bui della democrazia. Invece, ci auguriamo, che questa volta ci tornino in mente le parole della giornalista Anna Garofalo ed andiamo a votare. Non importa chi, ciascuno in base alle proprie convinzioni, qualunque esse siano, manifestiamo il nostro volere, difendiamo e supportiamo le nostre idee.

Chi vincerà? Chi lo sa, ma non ha importanza se ognuno di noi avrà la coscienza a posto e potrà affermare, con orgoglio, di essere andato a votare. Se così fosse possiamo dire che, anche questa volta, la battaglia dei nostri avi avrà avuto un senso e potremo o vincere o comunque dire di averci provato. Chi non si esprime, in qualche modo, perde anche il diritto di lamentarsi. Quindi ripetiamo, in conclusione, la frase di Anna Garofalo ”Stringiamo le schede come biglietti d’amore” ed andiamo tutti a votare!
 
I seggi saranno aperti oggi, sabato 8 giugno, dalle ore 15 fino alle 23 e domani, domenica 9 giugno, dalle ore 7 alle 23
 
 
 

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