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Parco Archeologico Ostia Antica, 8 marzo: la nuova Sala della Biblioteca sarà intitolata a Raissa Gourevič Calza

In occasione dell’8 marzo ed in solidarietà con le vittime ucraine, la sala sarà dedicata all’archeologa di Odessa 

 

La nuova sala multimediale del parco archeologico di Ostia Antica sarà dedicata, in occasione dell’8 marzo ed in solidarietà con le vittime ucraine, ad una figura femminile ucraina che nel sito archeologico ha lasciato un’eccezionale eredità fotografica e monografica legata alla ritrattistica antica: l’archeologa di Odessa, Raissa Samojlovna Gourevič Calza, nome che assume dopo le nozze con Guido Calza, fino al 1946 soprintendente e direttore di Ostia antica, del Foro Romano e del Palatino.  

 

L’inaugurazione è in programma martedì 8 marzo alle 11. La nuova Biblioteca di Ostia antica si amplia così, con più spazio e servizi per i fruitori degli oltre 10mila volumi, in costante aumento. Per il direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio, Raissa Gourevič, nata nel 1894, “ha dialogato con tutta l’Europa, da Leningrado a Berlino, da Parigi a Roma. Se fosse viva trascinerebbe tutti gli appassionati di archeologia ad esigere nuovi sforzi diplomatici, corridoi umanitari, un immediato cessate il fuoco. Forse Raissa saprebbe convincere gli aggressori a non colpire i civili, saprebbe indurre i giovani, da entrambe le parti, a mettere la sicura alle armi. Nell’intitolarle la nuova sala della Biblioteca di Ostia antica per l’8 marzo speriamo di raccoglierne il talento, la passionalità e la generosità per distribuirle ai fortunati frequentatori delle nuove postazioni di consultazione”.

 

“Danzatrice e attrice prima, archeologa e storica dell’arte antica poi, grande conoscitrice dell’archeologia Ostiense – ricorda Dario Daffara, archeologo e responsabile della Biblioteca – Raissa Calza dev’essere ricordata per i suoi meriti; la sua evocazione manifesta anche la nostra solidarietà con le vittime della sciagura che attraversa l’Ucraina”.

 

La nuova Sala offre 4 moderne postazioni di consultazione all’interno di un edificio antico. All’interno si possono vedere le strutture cinquecentesche del Casone del sale, installate sulle potenti murature di un magazzino per merci di epoca romana. Le spoglie di Raissa Samojlovna Gourevič Calza riposano ad Ostia antica, nel cimitero di Sant’Ercolano, accanto a quelle di Guido Calza e di altri tre pilastri dell’archeologia ostiense, Dante Vaglieri, Italo Gismondi e Giovanni Becatti. Tra le cure di Raissa per la scultura ostiense e per Ostia, diventato luogo del suo cuore, va ricordata anche la messa in sicurezza delle opere, durante la Seconda guerra mondiale, trasferite per l’occasione nei grandi ambienti dei Grottoni e protette con sacchi di sabbia.

 

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