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“Tra cielo e mare” inaugurata questa mattina l’opera del maestro scultore Bruno Liberatore

Montino: “Oggi è un giorno significativo per la nostra città, il culmine di una lunga procedura iniziata circa 7 anni fa”


di Alessandra Lo Franco
 
Questa mattina l’inaugurazione della statua che darà il benvenuto a tutte le persone che accederanno a Fiumicino dall’ingresso Nord della città. L’opera “Tra cielo e mare” posta all’interno della rotonda di Via Coccia di Morto, rappresenta un importante simbolo di accoglienza.
 
La cerimonia è stata presieduta dal Sindaco Esterino Montino alla presenza, tra gli altri, dell’assessora Erica Antonelli, l’assessora Alessandra Colonna e di una rappresentanza delle Forze dell’Ordine.

“Oggi è un giorno significativo per la nostra città, il culmine di una lunga procedura iniziata circa 7 anni fa quando si scoprì che, a 35 metri di profondità, una falda acquifera stava spruzzando anidride carbonica e altri materiali nell’aria, dando vita ai geyser. Una situazione, sconosciuta alle autorità locali, che  però siamo riusciti a gestire” lo ha dichiarato il sindaco, Esterino Montino, durante l’inaugurazione di questa mattina.
 
“Oggi, questo stesso luogo – sottolinea – è diventato un importante snodo di scambio, abbiamo spostato proprio qui il mercato del sabato e organizzato il paleatico. La statua rappresenta il completamento di un processo lungo e complesso. Ringrazio l’artista, Bruno Liberatore, grande maestro di fama internazionale che è stato allievo e assistente di Pericle Fazzini all’Accademia di Belle Arti di Roma alla fine degli anni’60 ed oggi è titolare, in quella stessa Accademia, della cattedra di Scultura.
 
All’evento, avrebbe dovuto essere presente anche Gianni Letta, amico ed estimatore dell’artista ma, a causa di un grave lutto familiare, non ha potuto partecipare.
 
Tra gli ospiti anche Corrado Prisco, regista e autore del lungometraggio che sarà proiettato a New York a settembre, rappresentativo di tutti i lavori di Bruno Liberatore, compresa la scultura che oggi è stata esposta a Fiumicino.
 
“La scultura – ha spiegato Bruno Liberatore – descrive il processo di creazione della materia, attraverso il ribollire della terra, che invade la struttura metallica e poi si proietta verso il cielo. La poetica della scultura è molto forte e si basa sui tre elementi fondamentali: terra, aria e cielo. L’opera figura la forza della terra che si apre e si solleva, esprimendo la sua energia creativa e vitale”.
 
“Montino non poteva fare una scelta migliore di questa. Quando abbiamo istallato l’opera non ho dovuto fare nessuna modifica, sembrava nata per stare qui e sono sicuro che tutta la sua bellezza sarà percepita dal pubblico, senza bisogno di ulteriori spiegazioni” ha concluso Liberatore.
 
“Spero che potremo proseguire a cambiare la città per i prossimi 10 anni – ribadisce il Primo Cittadino – continuando a fare scelte che richiedono coraggio e che, nonostante le critiche, sono state portate avanti perché giuste. L’opera è illuminata, così come tutta la rotonda, e, nelle ore notturne darà vita ad un effetto molto diverso da quello a cui siamo stati abituati fino ad oggi”.
 
Il costo dell’intervento ha compreso 120 mila euro per la realizzazione artistica della statua e 200 mila euro per le opere di riqualificazione della grande rotonda di via Coccia di Morto: oltre a luci e l’ impianto d’irrigazione, la collinetta sotto la statua, alta 5 metri, è stata sistemata a verde e tutta l’area circostante ricoperta di macchia mediterranea.
 
 
 

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