Onorati:”la mostra descrive realisticamente con perspicacia e saggezza la difficile condizione delle donne immigrate”
Sarà inaugurata, martedì 17 maggio, alle ore 11.00, presso la Biblioteca di Villa Guglielmi la mostra bibliografica itinerante “Così vicine, così lontane. Tate, colf e badanti”, che racconta dal punto di vista storico, letterario, sociale e culturale il mondo delle assistenti familiari immigrate attraverso centocinquanta libri, diari, manuali, riviste, inchieste, film e documentari.
All’apertura parteciperà l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma Cecilia D’Elia e l’Assessore alla Scuola e Cultura del Comune di Fiumicino Giovanna Onorati.
Tale iniziativa si è costituita nell’ambito di “Biblioteche del Mondo”, progetto nato con l’obiettivo di avvicinare i servizi bibliotecari alle esigenze della società interculturale e racconta il mondo delle donne immigrate con cinque percorsi di lettura: “Da Cenerentola a Mary Poppins” con libri per bimbi e ragazzi; “Le avventure di una badante rumena, il diario di una domestica indiana” con narrativa e biografie; “Quando in Italia c’erano le balie” comprendente una sezione di saggistica, ricerche e cataloghi; “Ritratto di famiglia con badante” con guide, manuali e materiali in diverse lingue; “Una stanza tutta per sé” con riviste, film e documentari.
La mostra, ideata da Vinicio Ongini, comprende anche una visita in audio guida e l’esposizione fotografica di Paolo Agostinelli “Custodi di saggezza”, rimarrà aperta all’interno dei locali della Biblioteca di Villa Guglielmi fino al 31 Maggio.
“Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa promossa dal progetto Biblioteche del Mondo della Provincia di Roma, del quale fa parte la biblioteca di Villa Guglielmi insieme ad altre sette strutture dei comuni provinciali. – dichiara l’Assessore alla Cultura Giovanna Onorati – la mostra descrive realisticamente con perspicacia e saggezza la difficile condizione delle donne immigrate, non sempre agevole, che lavorano come collaboratrici domestiche, i loro sacrifici, i soprusi e le vessazioni che alcune volte sono costrette a subire e soprattutto la loro emotività, l’affetto e la tristezza d’animo che provano per la lontananza dai propri cari”.