Prevista la pesca di oltre 20 quintali di pelagico a settimana che sta migrando verso le coste della Toscana
di Umberto Serenelli
Dall’isola di Ponza sono arrivati i “palangari” a Fiumicino per catturare il pesce spada che sta migrando verso le coste toscane. Considerato il fermo biologico della locale flotta, l’equipaggio di “Azzurra” non farà dunque mancare il pescato fresco.
Gli spadari hanno stabilito il quartiere generale nella darsena e gettato sul fondale l’attrezzatura necessaria nel tratto di mare vicino all’isola di Montecristo.
“I ponzesi sono degli specialisti nella pesca dello spada – commenta Gennaro Del Prete, presidente della locale coop ‘Pesca Romana’ – perché conoscono bene i trasferimenti migratori e quindi le zone di mare dove poterlo catturare. Questo prodotto sul mercato di Fiumicino, Ostia e Roma costituirà un valore aggiunto, proprio nel mese in cui noi restiamo in porto, in quanto la flotta locale non è in grado di prendere il pelagico visto che i pescherecci sono abilitati solo allo strascico. Quindi gli amanti della buona cucina potranno approfittare, durante i mesi di ottobre e novembre, per apprezzare lo sfizioso gusto dello spada”.
Gli esemplari che pescano i ponzesi si trovano su un fondale di circa 800 metri. “Normalmente molliamo circa 40 chilometri di filo di nailon rinforzato, al quale sono stati collegati dei ‘filaccioni’, posti a circa 35 metri l’uno dall’altro, con al termine la presenza di un grosso amo – precisa il comandante dell’imbarcazione di 12 metri ‘Azzurra’, Antonio Romano – Sull’amo, di circa 10 centimetri, sistemiamo un’esca rappresentata da una parte di sgombro oppure di totano. Il tratto dove gettati i 40 km di filo è quindi segnalato con la posa di radio-boe che possiedono un apparato in grado di essere rilevato da imbarcazioni in navigazione nella zona”.
Stando all’esperienza dei lupi di mare ponzesi si stima che nel corso delle due battute di pesca settimanali sarà possibile portare a terra una media di oltre 20 quintali di pelagico.
“L’80% del prodotto finirà sul mercato locale e soprattutto romano, distribuito dai grossisti del posto – conclude il comandante di ‘Azzurra’ – il restante invece verrà trasferito nelle pescherie e nei ristoranti del napoletano. Siamo preoccupati perché quest’anno a quanto sembra non c’è una grossa quantità di pesce e questo a causa del riscaldamento del mare”.
Le pescherie e i ristoranti di Fiumicino e Ostia nei prossimi giorni potranno dunque proporre menù con la formula del chilometro zero visto che lo scarico dello spada viene effettuato direttamente sulle banchine del porto-canale.