“Riflettiamo su sviluppo, al centro cura persona e comunità”
A Fiumicino, il Vescovo delle diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina, Gianrico Ruzza, ha incontrato questa mattina, all’Hotel Tiber, rappresentanti istituzionali, sindacali e del mondo imprenditoriale dei territori compresi nelle diocesi, e parroci della Vicaria. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, il sindaco di Cerveteri Elena Gubetti, il vice sindaco di Santa Marinella, Roberta Gaetani, e rappresentanti dei Comuni di Ladispoli, Civitavecchia e dei municipi capitolini.
Al centro del seminario, promosso dagli Uffici per la Pastorale sociale e del lavoro nell’ambito del Cammino Sinodale, il tema “Sviluppo, tra persona e territorio“.
“Il focus del nostro incontro, in un dialogo libero – ha detto monsignor Ruzza – è stato l’economia negli andamenti generali, nelle grandi scelte che abbiamo di fronte e le ripercussioni delle vicende globali nella dimensione locale. Un dialogo da cui far uscire delle proposte per una filiera di economia solidale. Tocca a noi, tra persone tutte impegnate, sostenere la vita della comunità, per uno sviluppo che si prenda cura della Persona. Ma la Chiesa cattolica perché si occupa di economia? La Chiesa è attenta a tutto quello che riguarda le persone, che è oggetto di lavoro ed influisce sulle condizioni di vita, delle relazioni affettive, dell’istruzione, della salute in genere, della possibilità delle persone di realizzarsi liberamente ed al meglio. Lo chiamiamo sviluppo umano integrale. Di economia la Chiesa si è sempre occupata. Non è assente nel Vangelo la considerazione delle realtà economiche. Non può produrre modelli economici ma richiama a mettere al centro la persona umana e ad allontanare le diseguaglianze. La vita umana non deve essere il campo di battaglia, sia nelle guerre vere e proprie, sia negli scontri di interessi economici”.
Andrea Montanino, chief economist della Cassa Depositi e Prestiti, ha introdotto la riflessione generale, prima dei vari interventi, partendo dal “contesto attuale globale caratterizzato da una policrisi” ed analizzando gli sviluppi economici tra Paesi, il tema dell’ambiente e le evoluzioni demografiche, per capire “dove il mondo sta andando”.
“Montanino ci ha detto che cosa risulta dal suo osservatorio per così dire in tempo reale, sulle tendenze globali e le prospettive nazionali, nel quadro di quelle europee. Poi toccherà a noi mettere a paragone queste osservazioni generali con quello che noi osserviamo ogni giorno nei territori di cui ci occupiamo e nelle categorie e nei settori ai quali è più rivolta la nostra attenzione. Ci sono alcune caratteristiche interessanti del territorio delle nostre due diocesi, che potrebbe diventare la nuova provincia laziale “Porta d’Italia“. I residenti non arrivano a 600.000 ma diverse decine di milioni di persone transitano dalle sue infrastrutture (più di 40 milioni dall’aeroporto; più di 3 da porto crocieristico); c’è un massiccio pendolarismo di lavoratori e studenti. Un moderno nomadismo attraversa e segna questi territori. C’è un’economia agricola importante e che vive le difficoltà da qualche tempo più note. C’è un’economia del mare, anch’essa nella incertezza con la sua parte più rilevante, le attività balneari. Ci sono attività stagionali rilevanti. In aggiunta o in attuazione, o a integrazione, delle politiche, che dovrebbero venire da lontano, dobbiamo auspicare ed incoraggiare un passo avanti di iniziativa locale, di soluzioni organizzative che potenzino le opportunità per tutti”, ha evidenziato ancora il vescovo Ruzza che ha annunciato che il 16 marzo incontrerà gli agricoltori e poi successivamente altre categorie di lavoratori.
“Un incontro sulle strategie della politica industriale e finanziaria del nostro Paese, che ci ha fornito informazioni importanti da prendere come punto di riferimento nelle scelte quotidiane di chi amministra i territori – ha commentato il sindaco Baccini durante il convegno – Nei prossimi vent’anni cambierà l’assetto geopolitico del mondo e dobbiamo avere consapevolezza di come una classe dirigente possa usare questi dati e coniugarli in previsione, per il raggiungimento del benessere collettivo. Il punto fondamentale è la sintesi politica. Paesi importanti come la Cina ed un continente come l’Asia, che stanno superando il dominio americano, mentre l’Europa riesce solo a legiferare sui doveri e sugli aspetti economici in sofferenza. Le nostre comunità devono trovare soluzioni adeguate alle situazioni che cambiano, per evitare di farci trovare impreparati e che, gli automatismi del mercato, che ha come obiettivo principale il profitto, superino l’economia sociale che anima le scelte della politica ad alta intensità mettendo al centro i bisogni delle persone. Noi nei nostri territori operiamo per il bene comune facendo delle scelte che vanno al di la dei nostri confini poiché dietro ogni atto politico ed amministrativo, c’è sempre una persona in carne ed ossa”, ha concluso il Sindaco.
Il presule ha poi ricordato che le diocesi hanno “già attivato la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico; abbiamo attivato il Progetto Policoro per l’inserimento lavorativo e l’educazione al lavoro dei giovani; vorremmo promuovere una presenza locale del movimento mondiale Economy of Francesco; promuoviamo una presenza formativa di ACLI e di UCID ed offriamo possibilità di rifornire l’Emporio della solidarietà di Caritas. Aiutare i poveri nella loro povertà è spesso una necessità presente, un’azione doverosa, ma aiutare i poveri a non essere più poveri è il vero obiettivo, che passa per il lavoro”.