La Capitaneria di porto chiede collaborazione dopo le voci su probabili proteste di imprese esercitanti la pesca in tale comparto
di Dario Nottola
E’ scattato, e durerà tutto il mese di settembre, nel Compartimento Marittimo di Roma, il fermo pesca “tecnico” in vigore per tutelare il novellame di cannolicchi già duramente provato a causa di questo periodo di caldo eccezionale ed è un fermo volontario richiesto dal Consorzio gestione molluschi del Compartimento di Roma mentre per le vongole è un regolare fermo tecnico come richiesto dal DM 22 12 2000, Disciplina della pesca dei molluschi bivalvi.
La Capitaneria di porto di Roma ha diffuso la presa d’atto di qualche giorno fa, peraltro confermata, del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che ha recepito la proposta del Consorzio di tutela molluschi Roma, riguardo tale fermo legato al ripopolamento dei molluschi.
Dopo le voci su probabili proteste di imprese esercitanti la pesca del cannolicchio, che sarebbero legate a motivazioni sul comparto, la Capitaneria chiede collaborazione: “Ci si augura – viene riferito – che sia il buon senso a prevalere e che, soprattutto, non si facciano speculazioni sui controlli e sull’obbligo, quindi, che l’Autorità marittima ha di adeguare le proprie azioni alle determinazioni ministeriali. Ci sono altre strade percorribili anche per portare le diverse istanze del territorio alle Autorità chiamare a decidere. l’Autorità marittima, oltre a fare i controlli, offre importanti altri importanti servizi ai pescatori, registrazione di arrivi e partenze, di sbarchi e imbarchi di personale, rilascio licenze, cura degli aspetti previdenziali, e ne conosce profondamente quindi i bisogni e soprattutto i sacrifici di un lavoro duro, ma dalle storiche tradizioni”.
“Tra l’altro – prosegue – la Capitaneria di Roma si è attivamente, anche di recente, adoperata per il dragaggio del porto canale di Fiumicino dove sono ormeggiati molti pescherecci e che avverrà ad ottobre, oltre ad essersi impegnata, in prospettiva, affinché venisse data un’adeguata sistemazione a tutti i pescatori della zona in una delle darsene del porto commerciale – come noto – in fase di costruzione più a nord”.