Iniziativa Universidad de Huelva-Parco archeologico Ostia antica
È stata inaugurata questa mattina, e sarà aperta al pubblico per i prossimi tre mesi, al Museo delle Navi romane di Fiumicino, la mostra pannellistica “Sette anni a Portus. Archeologia italo-spagnola al Molo della Lanterna”. L’ha realizzata l’Università spagnola di Huelva in collaborazione con il Parco archeologico di Ostia antica.
Presenti all’inaugurazione il Direttore del Parco archeologico, Alessandro D’Alessio, la Responsabile del Museo delle Navi, Tiziana Sorgoni, il curatore della Mostra, l’archeologo Renato Sebastiani, i Responsabili dell’Università di Huelva Grupo Vrbanitas, gli assessori alla Cultura ed ai Servizi sociali di Fiumicino, Federica Poggio e Monica Picca, le Funzionarie archeologhe Cristina Genovese e Marina Lo Blundo, i consiglieri comunali Agostino Prete e Roberto Feola, il presidente della Pro Loco di Fiumicino, Giuseppe Larango, preceduti nella prima mattinata dalla visita del consigliere Ezio Di Genesio Pagliuca.
I visitatori hanno anche la possibilità di assistere dal vivo ai lavori di “restauro in progress” in corso di due antiche navi romane ospitate, battezzate “Fiumicino 1” e la “Barca del Pescatore – Fiumicino 5”. “Questo Museo è un’eccellenza del territorio e della comunità di Fiumicino – ha detto D’Alessio – da quando lo abbiamo riaperto, nell’ottobre 2021, volevamo fosse un Museo dinamico: abbiamo già completato il restauro di due Navi e contiamo di completare tutte le imbarcazioni entro l’inizio del 2025. Siamo felici di ospitare qui la mostra documentaria dell’Università di Huelva che presenta i lavori di scavo e ricerca, di 7 anni, nei porti imperiali di Claudio e Traiano a Fiumicino. Confidiamo di voler proseguire questa collaborazione internazionale nei prossimi anni, che rientra nello spirito di Portus”.
Dal 2017 l’Università di Huelva Grupo Vrbanitas. Arqueología y Patrimonio. Universidad de Huelva e il Parco archeologico di Ostia antica portano avanti un progetto di ricerca geoarcheologica sul molo est-ovest di Portus, detto Molo della Lanterna, nell’Area archeologica dei Porti imperiali di Claudio e di Traiano a Fiumicino, che si trova lungo la via Portuense all’ingresso della città. Allo scavo si sono alternate attività di ricerca geoarcheologica, mediante carotaggi e prospezioni geofisiche.
La mostra, attraverso 16 pannelli, vuole presentare al visitatore, in forma chiara, i risultati fin qui ottenuti dal progetto. Le campagne di scavo e di prospezioni geofisiche hanno permesso di approfondire la conoscenza di questa parte importante dell’infrastruttura portuale e del suo sistema costruttivo. Le ricerche dapprima hanno interessato la testata del Molo della Lanterna, mettendo in luce le strutture più tarde costruite al di sopra e andando a indagare le dinamiche di impaludamento di questo settore del porto. In seguito le indagini si sono spostate sul fronte settentrionale, dove un saggio in profondità ha permesso di individuare i legni, ancora in posto, della cassaforma lignea nella quale era stata fatta la gettata di cementizio per la costruzione del molo. Le ricerche si sono poi spostate anche sul fronte meridionale del molo, dal lato del Canale di imbocco del Lago esagonale di Traiano.
Inoltre, l’équipe di ricerca ha recentemente pubblicato su Archaeopress.com in formato open access, quindi liberamente accessibile in digitale, una monografia completa dedicata a questi anni di ricerche a Portus: “Portus. Investigaciones geoarquelógicas en el muelle este-oeste, a cura di J. Bermejo, J.M. Campos, R. Sebastiani”. Il volume sarà presentato oggi 20 febbraio alle ore 17 presso la sede dell’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma.