Il dibattito che si è tenuto ieri durante l’assemblea del Pd, ha posto al centro proprio il tema del lavoro portuale.
Si è tenuta ieri l’assemblea del Partito Democratico di Fiumicino sul tema del lavoro portuale. Il tema del dibattito, a differenza delle precedenti riunioni, era quindi incentrato su come con i porti si vive e come ci si lavora.
“In considerazione della realizzazione del primo stralcio del porto commerciale di Fiumicino Nord – hanno sottolineato Michela Califano e Ezio di Genesio Pagliuca -, Fiumicino si appresta ad avere una importante infrastruttura pubblica il cui sviluppo deve essere governato di concerto tra la Città di Fiumicino e l’Autorità di Sistema Portuale”.
Il dibattito ha posto al centro proprio il tema del lavoro portuale che oggi è di qualità perché tutelato dalla legge quadro 84/94 che definisce una governance di concertazione tra armatori e lavoratori portuali. La legge garantisce l’applicazione del contratto unico dei lavoratori portuali a tutti i lavoratori del settore.
“Diversa la questione del terminal crocieristico ad Isola Sacra della Fiumicino Waterfront, la cui realizzazione potrebbe creare un precedente pericoloso per la governance della portualità dell’intero paese in quanto sarebbe il primo porto commerciale privato, in aperto conflitto con la sopra citata legge quadro” ha spiegato Davide Gariglio Responsabile del Dipartimento trasporti e portualità della segreteria nazionale.
Anche i rappresentanti sindacali della FILT-CGIL e della CISL hanno ribadito la centralità della legge 84/94 per la tutela del lavoro portuale ed evidenziato la differenza con il lavoro in aeroporto che è stato completamente precarizzato dopo le liberalizzazioni degli anni scorsi.
“Il PD porrà un argine ai tentativi di smantellamento della 84/94 che il governo di destra vorrebbe apportare – ha affermato Paola De Micheli, ex ministro dei trasporti –. La legge va aggiornata ai tempi ma i principi di governance pubblica e tutela del lavoro non si devono toccare. Il porto crocieristico privato di Isola Sacra, di fatto introduce un principio di liberalizzazione e pertanto va bloccato in ogni modo”.
Pieno sostegno della segreteria nazionale ad intraprendere tutte le iniziative necessarie a scongiurare i problemi emersi dal dibattito, è stato garantito dalla coordinatrice nazionale Marta Bonafoni.