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Caso B4A: i cittadini invadono la sala consiliare

“Siamo stanchi di aspettare, vogliamo risultati concreti”


Oggi alle ore 16.00 ha avuto luogo, nella sala consiliare di via Portuense, il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio. Ma ben presto l’aula si è riempita di cittadini, in segno di protesta contro il caso B4A per l’esondazione del fiume Tevere e per il caso C3B per le esalazioni di gas dal terreno. Alle ore 17:55, al termine del consiglio comunale, il Sindaco ha dato la parola ai cittadini infuriati dalla lunga attesa.
“Le cose importanti per una società civile sono la casa ed il lavoro – hanno dichiarato i cittadini – noi siamo stanchi di aspettare, non vogliamo più essere sedati con promesse inconcludenti, vogliamo risultati concreti e sapere quando i terreni potranno ottenere la licenza di costruzione. Noi esigiamo solo il rispetto di legittimi diritti”.
 
“Nella nostra città ora nasce anche il pericolo CO2, vale a dire del gas presente nel sottosuolo, mi è stato detto dalla Regione, ma dal Comune non riesco ad avere risposte – ha dichiarato Fabrizio Pagliuca, Presidente del Comitato Spontaneo Isola Sacra – abbiamo chiesto i sondaggi del sottosuolo al Comune, perchè ci chiediamo cosa facciamo se non possiamo più costruire? Se questo problema esiste davvero, come facciamo con le scuole presenti sul territorio? Le dobbiamo chiudere! Serve una seria presa di posizione dalla nostra Amministrazione comunale”.
 
“Abbiamo bisogno di risposte concrete per il B4A e per il gas del sottosuolo” afferma il presidente dell’associazione Asef, Palmerino Faratro.
 
“Vogliamo risposte certe dal Sindaco – chiede Assunta Minicone, del Comitato Donne in Azione per Fiumicino, comitato spontaneo B4A – vogliamo la sua protezione. Noi abbiamo il diritto di costruire una casa per i nostri figli. L’Amministrazione comunale si ribelli alle imposizioni che vengono dall’esterno. Vogliamo risposte concrete ed immediate”.

“Per il B4A abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare, ma l’Autorità di Bacino ci ostacola – afferma il Sindaco Mario Canapini – noi non abbiamo il potere di risolvere il problema, anche se il problema è serio e noi teniamo conto delle esigenze dei cittadini. Stiamo ogni giorno in contatto con la Regione Lazio per avere il parere geologico. Siamo ancora in attesa. Per il caso B4A, ci tengo a far presente che sono due anni che stiamo discutendo con l’Autorità di Bacino. Loro hanno stabilito il rischio di esondazione del Tevere e purtroppo noi non possiamo fare altro che prendere atto di quello che affermano. Abbiamo coinvolto la Regione Lazio per arginare il rischio esondazione anche per Fiumara Grande. Il tecnico Ardis in questi giorni ci manderà il parere definitivo per la strada che farà da argine su Fiumara Grande. Ora la Regione, di punto in bianco, si è inventata per Fiumicino anche il rischio CO2, poichè ci sono stati episodi precedenti e quindi bisogna eseguire i sondaggi. Noi abbiamo contestato e richiesto ai dirigenti a quale atto si riferivano, ma per Fiumicino non c’è nulla. Ora ci stiamo preparando per fare un incontro con l’ufficio competente per avere spiegazioni. Qui si sono verificate uscite di gas dal sottosuolo, ma solo in caso di indagini geologiche superiori ai 20 metri di profondità e non a soli 3 metri. Noi ci stiamo attivando, ma non abbiamo il potere tecnico per sbloccare tutto. Abbiamo fatto quello che ritenevamo opportuno, chiedendo un incontro con l’assessore e l’ente competente per l’articolo 89, in attesa di una soluzioni abbiamo ritenuto giusto di riportare l’IMU al valore di terreno agricolo. Per il momento più di questo non possiamo fare”.
 
Matteo Fasano
 
 
 

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