Gonnelli:”non ho mai ricevuto alcun atto da portare in Consiglio comunale”
“Ho letto e apprezzato l’intervento del presidente dell’Asef, Palmerino Faratro, ma ci tengo a sottolineare che qualora avessi ricevuto un atto risolutivo sulla questione B4A da portare in Consiglio comunale, l’avrei fatto senza esitazioni” è quanto afferma Mauro Gonnelli, Presidente del Consiglio Comunale di Fiumicino, dopo le affermazioni riportate dal presidente dell’Associazione Settore Edilizio Fiumicino, Palmerino Faratro.
“Il mio impegno e quello di tanti altri colleghi del consiglio comunale per cercare una soluzione definitiva è noto a tutti. Per questo – ribadisce Gonnelli – che a oggi non mi è stato consegnato alcun atto da portare all’attenzione del consiglio comunale. Se interpreto bene le parole del presidente dell’Asef, si parla poi di un nuovo piano sui B4A. In questo caso mi impegno a presentarlo prima alla città e ai diretti interessati, visto che incide su aree di proprietà di nostri concittadini, e solo dopo a portarlo all’attenzione dell’aula consiliare”.
“Chiariamo però che una nuova proposta di piano particolareggiato, tra adozione, pubblicazione e i tempi strettamente necessari in termini burocratici, non vedrebbe la sua definizione prima di sei mesi. Questo smentisce gli innumerevoli e troppo ottimistici comunicati, inviati solo per ricercare paternità improprie, che abbiamo letto in questi giorni e che hanno ottenuto un solo risultato – spiega il Presidente del Consiglio comunale – quello di creare maggior disorientamento nei proprietari dei B4A”.
“La nuova cartografia pubblicata dalla Regione Lazio vede un’ulteriore spaccatura nel comparto Isola Sacra, con aree liberate dal rischio esondazione e altre in cui permane un rischio idraulico elevatissimo.
L’auspicio è che si arrivi a una soluzione entro breve ma questa deve essere univoca e porre tutti sullo stesso piano in termini di diritti, possibilità e tempi. Ribadisco infine – conclude Mauro Gonnelli – che per considerare ai fini dell’applicazione Imu queste aree edificabili, non basta un comunicato stampa, ma l’oggettiva possibilità edificatoria”.
