Cresce la tensione di imprenditori e cittadini sulla vicenda dei terreni B4A, variante urbanistica di Isola Sacra
Notizie tutt’altro che rassicuranti arrivano alla vigilia del tavolo tecnico del 22 febbraio che si terrà presso la sede dell’autorità di bacino del fiume Tevere a Roma Via Bachelet 12.
“Sembra che chi dovrà decidere – afferma Palmerino Faratro, presidente dell’ASEF Associazione Settore Edilizio Fiumicino – ha già sottolineato che non è sufficiente solo il declassamento del rischio di esondazione, ma chiede uno studio a corredo del piano della zona B4A di Isola Sacra riguardante il VIA/VAS direttiva Europea 2001/42/CE (Termine tecnico : VIA sta per Valutazione Impatto Ambientale, mentre VAS sta per Valutazione Ambientale Strategica)”.
“A questo punto la domanda ci viene spontanea – ribadisce Palmerino – perché non è stata richiesta prima? Quanto tempo occorre per ottenerla? Cosa ci chiederanno in seguito? Da parte nostra ci aspettiamo che il comitato tecnico sia disponibile a concedere parere favorevole alla declassificazione del rischio idrogeologico R4 senza rinvii, prescrizioni o richieste che allunghino i tempi di approvazione del piano”.
“Non possiamo più aspettare – sostiene il Presidente Asef – ci sono proprietari bonificatori che, desiderano vedere costruire la casa per i propri figli realizzando così il sogno di una vita di sacrifici. Fiumicino da troppo tempo sta pagando le tasse su questi terreni come se fossero edificabili ma in realtà non lo sono, siamo stanchi di pagare ingiustamente. Senza i B4A molte persone perderanno il posto mettendo in seria crisi l’economia del territorio e, in un momento come questo non ci è permesso di perdere altro tempo. Invitiamo tutti i partecipanti al tavolo tecnico del 22 febbraio a trovare una soluzione rapida e definitiva. Se così non fosse – conclude Palmerino Faratro – siamo pronti con duemila persone a nuove manifestazioni di massa senza sconti per nessuno e non ci fermeremo se non dopo aver ottenuto il risultato. Ci sono posti di lavoro da tutelare, andremo fino in fondo”.