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Caso Camparini: bimba sottratta alla famiglia

Zaccai:“ci batteremo per restituire Anna Giulia ai suoi genitori”

Si è svolta questa mattina a Palazzo Valentini la conferenza stampa nel corso della quale il presidente del Movimento nazionale Italia garantista ha esposto la drammatica vicenda della bimba che tre anni fa è stata sottratta alla famiglia. Il prezioso sostegno del senatore Franco Cardiello.
Anna Giulia Camparini ha sei anni. E’ una bimba bionda, fragile, bellissima nella sua innocenza. A settembre frequenterà la prima elementare ma quel giorno, forse, non saranno i suoi genitori ad accompagnarla a scuola. In quel primo appuntamento con la vita, importante per ogni bambino della sua età, sarà forse un’assistente sociale, un’”estranea”, dunque, ad affidarla alla maestra. Tutto questo accadrà a meno che il giudice del Tribunale dei minori di Bologna non riveda le “carte” decidendo di restituire la piccola Anna Giulia a mamma Gilda Fontana  ed a papà Massimiliano, ai quali è stata sottratta tre anni fa.
Questa drammatica vicenda è stata oggetto della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, su iniziativa di Pier Paolo Zaccai, consigliere del Gruppo misto nonché presidente del Movimento nazionale Italia garantista.
Il presidente Zaccai si è immediatamente schierato a fianco della famiglia della piccola in questa difficilissima battaglia tenendo così fede all’impegno di tutelare i diritti umani e civili di tutti, al di là dell’appartenenza politica, religiosa e di razza, contro ogni forma di abuso, di violazione e di prevaricazione, ossia quando vengono meno i diritti. Ed il “caso Camparini” è purtroppo emblematico di una situazione più frequente di quanto non si creda come dimostrano le testimonianze di molti genitori dal nord al sud dell’Italia ai quali i figli sono stati, per diversi motivi ma tutti, comunque, “deboli” motivi, sottratti dal Tribunale per essere affidati ad un istituto o ad una famiglia. Un business sulla pelle dei bambini che “costa” ai contribuenti 300 euro al giorno per l’ospitalità negli istituti, un migliaio di euro per quella presso le famiglie, come ha fatto notare Francesco Miraglia, legale dei Camparini. Senza contare la sofferenza ed il dolore per i piccoli strappati alle madri, alle loro case, ai loro giochi. Un danno che nessuno psicologo dell’età evolutiva potrà mai riparare. Uno shock difficile da superare.
Del caso si è concretamente interessato il senatore del Popolo della libertà, Franco Cardiello, membro della Commissione straordinaria per i diritti umani, che ha raccolto l’appello del presidente Zaccai. Il senatore Cardiello, che ieri mattina ha partecipato all’incontro al quale erano presenti anche Gilda e Massimiliano oltre a molti genitori che stanno subendo la lontananza forzata dai propri figli, ha presentato un’interrogazione parlamentare. “Accadono cose gravissime – ha dichiarato il senatore – sono purtroppo a conoscenza di migliaia di ‘casi Camparini’ anche in qualità di avvocato penalista, casi nei quali occorre applicare il contraddittorio. Il 7 agosto prossimo – ha proseguito il senatore Cardiello – termine fissato per decidere dell’affidamento di Anna Giulia, se sarà necessario, saremo a Bologna. E’ un primo passo ed è un impegno preso con l’amico Zaccai. Prendo – ha ripetuto – l’impegno di incontrarci ancora, di nuovo, e di fare conferenze: ci batteremo anche a difesa degli altri genitori. Dobbiamo far capire ai magistrati di non avere paura: è una battaglia giusta”.
Sia Gilda sia Massimiliano stanno lottando da tre anni, senza arrendersi, con coraggio e ricorrendo anche ad azioni clamorose, contro la decisione del magistrato di affidare la figlioletta ai servizi sociali. Tre anni d’inferno per la coppia di Reggio Emilia che per ben due volte, per richiamare l’attenzione su questa drammatica vicenda, ha cercato di fuggire all’estero con la piccola. Prima in Slovenia e poi in Svizzera. Tanto che lo scorso anno i Camparini furono arrestati per il reato di sequestro di persona con l’aggravante della parentela e imprigionati. Sette lunghi mesi di carcere prima di tornare di nuovo liberi anche se Gilda adesso si batte perché a non essere “libera”, adesso, è proprio Anna Giulia, ospitata chissà dove. Lontana comunque dalla sua mamma e dal suo papà.  
La vicenda prese l’avvio nel 2007 quando il pubblico ministero di Reggio Emilia chiese la perquisizione dell’abitazione della famiglia Camparini alla ricerca di prove su un presunto traffico di droga. Il controllo ebbe esito negativo ma la presenza in casa di Anna Giulia, allora due anni, indusse i carabinieri a far intervenire il Tribunale dei minori per segnalare “un presunto stato fatiscente dell’abitazione”. I servizi sociali, solerti, confermarono senza aver però effettuato alcuna verifica. La bimba fu sottratta e cominciò il calvario. Il 25 maggio scorso la coppia è stata ospite della trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto.
“I diritti civili sono al di sopra dei colori politici: ci batteremo per restituire Anna Giulia ai suoi genitori” ha dichiarato il presidente Zaccai, commentando l’interessamento del senatore Cardiello e riaffermando così il principio del Movimento nazionale Italia garantista.
“Un movimento come il nostro deve essere il pungolo a stimolare ed anche a favorire la buona politica – ha aggiunto Domenico Stamato, vice presidente del movimento – noi lavoriamo per i diritti umani: cercheremo di realizzare un circolo virtuoso”.
Adesso a dare voce ad Anna Giulia e a tanti altri bambini silenziosi ed impauriti c’è il Movimento Italia garantista.
 
 
 

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