“La conferma di come i governi di centrodestra siano miopi rispetto alle reali esigenze del Paese e soprattutto di chi vive condizioni di difficoltà o disagio”
“Lascia davvero sconcertati quanto il Comune di Fiumicino ha deciso di fare indicendo la gara di affidamento del servizio di gestione del Cav, il Centro anti violenza di Maccarese”. Lo dichiara la segretaria del Partito democratico di Fiumicino e consigliera regionale Michela Califano.
“Sì, perché – prosegue – su questo servizio, importantissimo per il territorio e voluto dalla precedente Amministrazione, i cui finanziamenti provengono interamente dalla Regione Lazio, l’attuale Amministrazione comunale ha deciso di procedere con il massimo ribasso. È la prima volta che questo accade su un servizio finanziato da un altro ente, come se poi, scegliendo l’offerta più vantaggiosa ed economica, il Comune non dovesse ridare alla regione i soldi non utilizzati. A quale scopo allora? Si vuole solo depotenziare e peggiorare un servizio eccellente e necessario per le donne del territorio e non solo? Per di più rischiamo che la stessa procedura venga seguita anche per la gara di affidamento della casa rifugio, con il pericolo anche in questo caso di rovinare una realtà che sta salvando la vita a molte donne e ai loro figli in fuga da mariti e padri violenti”.
“Affidare servizi di prima necessità finanziati da altri enti con la procedura del massimo ribasso – spiega – è sintomatico di come a Baccini e alla sua giunta non interessi affatto la qualità dei servizi offerti, ma di come si insegua invece solo un mero risparmio per di più ingiustificato, trattandosi di finanziamenti regionali. Ci auguriamo vivamente che il Comune corregga l’errore e non decida di procedere in questo modo nella gestione di servizi sociali e a tutela di donne vittima di violenza che non possono e non devono subire modifiche alcune, in quanto realtà di prima qualità”.
“Dopo la scelta scellerata del Presidente della Regione Lazio Rocca di tagliare i fondi a sostegno delle donne, che da uno stanziamento di 2 milioni e 850 euro nel 2022 passerebbero a 420 mila euro nel 2024 – conclude – un’altra ‘mazzata’ ai servizi destinati alle donne arriva dal sindaco Baccini e dalla sua Giunta. È la conferma di come i governi di centrodestra siano miopi rispetto alle reali esigenze del Paese e soprattutto di chi vive condizioni di difficoltà o disagio”.