Ieri i primi banchi di prova, in attesa di quello più probante dal 9 gennaio con la riapertura delle scuole
di Dario Nottola
Fiumicino, con il nuovo anno, ha salutato il suo “vecchio” ponte levatoio, riedificato nel 1947, sul canale navigabile, la foce minore del Tevere. Da ieri, fino al 20 febbraio, il Ponte 2 Giugno, negli ultimi mesi spesso rimasto bloccato, è stato chiuso al traffico viario e pedonale, e verrà sostituito con un nuovo impalcato, più largo e che consentirà il transito più agevole dei disabili.
Ieri, con il via ai lavori ed il ponte chiuso, sono arrivati i primi banchi di prova, in attesa di quello più probante dal 9 gennaio con la riapertura delle scuole, per la viabilità di collegamento tra l’aeroporto, Fiumicino città, Ostia ed il suo entroterra. Con Fiumicino centro ed Isola Sacra divise di fatto a metà, tranne che con la passerella pedonale sul canale che rimarrà funzionante, tutto il traffico viario di trasferimento tra le due popolose zone sarà infatti assorbito da via dell’Aeroporto, che già ogni giorno “ospita” migliaia di pendolari, con frequenti lunghe code. Per contenere i disagi, inevitabili, ed agevolare i trasferimenti, adottate una serie di misure: un piano straordinario di navette, una delle quali da e per l’aeroporto ed una della azienda AdR per i dipendenti aeroportuali; una nuova e seconda piazzola di elisoccorso 118 sarà attiva nella zona vecchio mercato del pesce; segnaletica straordinaria e maxi cartelli di avviso, anche luminosi; pattuglie fisse dei vigili urbani di Fiumicino ed Ostia su via dell’aeroporto, con tre incroci d’immissione chiusi come misura “anti tappo”, e modifiche viarie a Fiumicino centro. Anche presso la sede di via degli Orti, a Fiumicino, la Asl effettuerà i prelievi per i cittadini residenti nella zona, per tutto il periodo di chiusura del ponte. Fino al collaudo del nuovo ponte, che non potrà essere sollevato per altri 40 giorni, tranne condizioni meteomarine avverse straordinarie, e non potranno transitare le imbarcazioni sotto la struttura.