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Ciao Nicola, i tuoi concittadini, i tanti amici e gli amministratori non ti dimenticheranno mai

Perna Ruggiero: “Siamo certi di leggere il tuo nome su una via o su una piazza, come giusto riconoscimento per essere stato un vero punto di riferimento”


Il sedici luglio abbiamo reso l’ultimo saluto a Nicola. Si, Nicola De Matteo ci ha lasciati. La chiesa di Passoscuro era gremita, accanto ai familiari tanti amici e il sindaco Esterino Montino con il gonfalone della città di Fiumicino.
 
Nicola soffriva da tempo e aveva affrontato anche la sua malattia come una lotta personale. E questa è stata la sua ultima battaglia. Un uomo che di battaglie ne ha combattute tante durante la sua vita! Le più importanti hanno riguardato quel lembo di terra al quale si era affezionato, così come ai suoi abitanti, Passoscuro.
 
Ci conoscemmo all’epoca delle Circoscrizioni, quando tutto si decideva a Roma. Durante i numerosi viaggi in Campidoglio, dove ci recavamo per parlare con gli assessori per i vari problemi della XIV circoscrizione, al ritorno – generalmente era notte inoltrata – dai suoi racconti conobbi l’uomo Nicola.

Era un uomo molto intelligente, sagace, curioso di una curiosità scientifica: voleva sapere e conoscere. Era sempre presente ai Consigli Circoscrizionali, dove allora molto si discuteva e poco si concludeva. E lui, come presidente della ProLoco portava all’attenzione dei rappresentati politici i problemi della zona. Era sempre pronto per la “sua” Passoscuro a partecipare a commissioni anche in Campidoglio pur di smuovere qualcosa. Era innamorato di questo lembo di terra, dove era giunto nel lontano 1966. Lui ne vedeva le bellezze e proponeva idee nuove per il suo sviluppo. E anche quando le promesse, fatte nelle consultazioni elettorali dai vari candidati non venivano mantenute, non si arrendeva e tornava alla carica  con maggior foga.
 
Studiò in maniera approfondita la situazione urbanistica di Passoscuro e per procedere seriamente nello studio e nelle proposte costituì l’associazione “Nuovo Sviluppo DI PASSOSCURO” intorno alla quale tecnici e cittadini lavorarono intensamente, proponendo soluzioni reali e ragionevoli. Molte di queste proposte  non sono state accantonate, anche se la lentezza dei procedimenti, figlia anche di interessi, riescono ad ostacolare il cammino anche delle migliori soluzioni.
 
Le profonde delusioni che tutti noi e pure lui provavamo nei confronti di Roma; i “viaggi della speranza” dalla costa al Campidoglio per perorare la soluzione dei problemi della nostra popolazione; le tante ore sacrificate sull’altare dell’indifferenza e della presa in giro, ci videro protagonisti del REFERENDUM per il nostro distacco da Roma. A giusto titolo Nicola si definiva uno dei “padri fondatori” del comune di Fiumicino. Nella parte NORD la battaglia per il referendum fu piuttosto aspra e Nicola la combattè da par suo, confrontandosi  con i molti concittadini “contrari”, in contese a volte ai limiti della zuffa.
 
Anche con il nuovo comune di Fiumicino l’attenzione ai problemi non venne meno.  Quante riunioni tenemmo presso i locali della ProLoco di Passoscuro! Era necessario, mi diceva, che i problemi del territorio fossero portati a conoscenza del grande pubblico. Ed ecco Nicola giornalista. Via Aurelia XX-XXX fu una delle prime testate per le quali scrisse. Articoli di denuncia, ma anche articoli di proposte. A raccoglierli tutti ci verrebbe un gran volume. Articolista  documentato, ma anche polemista acceso, che sapeva tener testa,  con eleganza,a chi lo attaccava. L’imperativo a non essere superficiale nella vita pratica e nell’attività  giornalistica, lo portarono a studiare le “sudate carte” e a conoscere in profondità il territorio: i suoi attuali cittadini e i precedenti proprietari. L’amore per la scrittura non era legato ai soli tanti articoli che sfornava con regolarità. Amava scrivere per trasmettere, come mi diceva spesso. Già avevamo scritto insieme “E RIEBBERO IL SINDACO” a proposito della rielezione di Giancarlo Bozzetto. Un libro che non ebbe grande diffusione, mentre era e resta un primo interessante esperimento di cronaca e psicologia elettorale.

Qualche tempo dopo mi confidò che stava raccogliendo il materiale per un libro su Passoscuro. Dopo alcuni mesi mi passò la bozza per avere un giudizio sull’opera. Ne rimasi entusiasta. Nacque “PASSOSCURO E DINTORNI – 80 ANNI DI STORIA”. E non è solo un libro. E’ un gran film sull’evoluzione nel tempo di un’intera comunità. Il set è sempre Passoscuro! Con questo capolavoro Nicola, che aveva frequentato l’università della strada, come diceva lui, si è laureato a pieni voti. “Dal terrazzo di casa mia” – pag.99 del testo – è il titolo di una poesia d’amore per Passoscuro e anche la filosofia di vita di Nicola.
 
I tuoi concittadini, Nicola, i tanti amici, gli amministratori non ti dimenticheranno mai. Siamo anzi certi di leggere il tuo nome su una via o su una piazza, come giusto riconoscimento per essere stato un vero punto di riferimento per la tua gente di Passoscuro.
 
Domenico Perna Ruggiero
 
 
 
 

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