Famiglie e bambini malati accolti grazie al progetto promosso da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese
di Valentina Fiordalice
Accolti a Fiumicino i profughi di origine siriana arrivati grazie al progetto dei corridoi umanitari. Il gruppo, composto da famiglie e diversi bambini, alcuni dei quali in attesa di cure urgenti, è arrivato questa mattina all’aeroporto internazionale di Fiumicino via Beirut grazie a un volo Alitalia. Si tratta del primo gruppo del contingente di 1.000 previsto dal nuovo accordo tra la Comunità di Sant’Egido, la Federazione delle Chiese Evangeliche d’Italia e il governo italiano. A dare il benvenuto ai profughi siriani, il viceministro degli Esteri Mario Giro, il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, il presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Luca Maria Negro, e rappresentanti del ministero dell’Interno.
“Si tratta di una iniziativa autofinanziata dalla società civile in accordo con le istituzioni che ormai non è più un esperimento ma una occasione concreta di dare una mano alle popolazioni compite dalla guerra – hanno spiegato – ricordiamo che in Siria la guerra non è finita, ma anzi in queste ultime settimane si sono aperti nuovi fronti. Anche per tale motivo i corridoi umanitari risultano preziosi: invitano l’Europa a prendere coscienza e rafforzano la richiesta di pace per questo Paese, vittima di terribili sofferenze e colpevolmente abbandonato dalla comunità internazionale”.
Lo stesso corridoio umanitario è stato aperto in contemporanea anche all’aeroporto di Parigi per una cinquantina di persone. In Italia ora i profughi saranno accolti dai promotori del progetto in collaborazione con altri partner e ospitati in diverse case e strutture sul territorio nazionale secondo il modello dell’accoglienza diffusa. Alcuni dei bimbi necessari di cure saranno, invece, trasferiti all’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro.