
Abbiamo seguito la Misericordia che, adiacente alla sua sede di piazzale Molinari (ex piazzale Mediterraneo), anche oggi ha garantito lo screening.
Santo Stefano, una giornata di festa quella del 26 dicembre, che si è dovuta però confrontare con le reali necessità dei cittadini che hanno avuto bisogno di effettuare i tamponi rapidi per la ricerca del Covid-19.
Abbiamo seguito la Misericordia che, adiacente alla sua sede di piazzale Molinari (ex piazzale Mediterraneo), anche oggi ha garantito lo screening.
Infatti, volontari e medici hanno deciso di aprire la struttura nel pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 19.30. Una decisione che ha rispecchiato le attese dei cittadini: molti, infatti, hanno approfittato dell’opportunità sottoponendosi al test e, tra questi, interi nuclei familiari.
TEST RAPIDO: COME FUNZIONA
Nel caso in cui si volesse effettuare il tampone rapido, bisogna recarsi direttamente presso piazzale Molinari muniti di tessera sanitaria.
Rimanendo in auto e aspettando il proprio turno, seguire il percorso dedicato e le indicazioni dei volontari. Sul posto il medico effettuerà il test antigenico rapido, la risposta sarà disponibile entro soli otto minuti. Nel caso di positività, il personale medico provvederà a stilare la relativa ricetta per sottoporsi al tampone molecolare.
“Sono contenta di aver potuto effettuare il tampone anche oggi, giornata di festa”, ha dichiarato una signora che, insieme ai suoi familiari è arrivata da Ostia a Fiumicino, in quanto la struttura messa a disposizione dalla Misericordia è risultata essere l’unica disponibile in giornata.
“Sono orgogliosa del lavoro che stanno facendo i volontari ed i medici – ha sottolineato Elisabetta Cortani, presidente Misericordia Fiumicino – Anche in questa giornata di festa abbiamo ritenuto opportuno offrire un servizio così importante, poi confermato dall’afflusso: in tanti si sono recati, questo pomeriggio, presso la nostra struttura. Noi continueremo la nostra missione sociale, consapevoli dell’importanza di dare supporto in un contesto storico così delicato”, ha concluso Elisabetta Cortani.








