Crisi Alitalia, “Il sindaco Montino si faccia portavoce presso il Governo”
Il Consiglio Comunale di Fiumicino, con questo ordine del giorno votato all’unanimità, da il mandato al primo cittadino
di Dario Nottola
Il Consiglio Comunale di Fiumicino, nel manifestare la propria solidarietà ai lavoratori della compagnia Alitalia e alle famiglie, ha dato mandato al sindaco Esterino Montino di farsi portavoce presso il Governo di “ogni iniziativa utile a delineare una strategia chiara e ricercare le soluzioni più idonee a definire un progetto di rilancio, come già accaduto con la proposta dell’amministrazione comunale del 2017″. Con questo ordine del giorno, votato all’unanimità, si è concluso poco dopo le 18.30 all’aeroporto di Fiumicino il Consiglio comunale straordinario convocato sulla crisi di Alitalia.
Altro mandato è quello di proseguire i dialoghi con le istituzioni locali e parlamentari, “dando il proprio contributo, sostenendo il tavolo permanente del lavoro per il comparto di Fiumicino, per evitare, rilevato che la maggior parte dei lavoratori sono cittadini del Comune e del litorale, i licenziamenti, e valutando tutte le soluzioni utili a scongiurare il fallimento dell’azienda”.
Il Consiglio, tuttavia, si legge nell’Ordine del giorno, “rimane convinto che la via migliore sarebbe stata quella di proseguire attraverso una politica di risanamento dell’azienda, anche attraverso ricapitalizzazione con società a capitale pubblico e a compartecipazione Statale”.
Il Consiglio, nella sala meeting di via Mario Stoppani, durato circa due ore e trenta, con numerosi interventi di consiglieri, esponenti politici, amministratori, sindacalisti, è stato il quarto indetto (uno in Campidoglio congiunto) sul tema dall’amministrazione, che formulò nel 2017 una sua proposta di rilancio e sviluppo per la Compagnia.
“Alla vigilia della settima scadenza, affrontiamo la situazione Alitalia, in questo quarto consiglio da noi convocato, perché abbiamo un interesse diretto, come comune di 82mila abitanti: se dovesse cadere l’ipotesi produttiva, per noi significherebbe un pezzo di comune che ci crolla addosso, avendo migliaia di lavoratori del territorio coinvolti: nessuno pensi di fare qui l’Ilva 2; servono uno scatto forte, serio, una strategia chiara: serve una prospettiva più lunga, al di là, con della scadenza del 21, casomai con davanti un anno di tempo, con conti chiari, una politica di risanamento sul modello Parmalat e scegliendo un commissario di settore”, ha detto il sindaco Esterino Montino, che ha ribadito tutte le sue preoccupazioni sull’occupazione e interrogativi sul piano industriale.
Presenti oltre al primo cittadino ed ai consiglieri, le sigle sindacali, rappresentanze di lavoratori Alitalia, che hanno espresso preoccupazioni sul futuro dell’azienda, le senatrici di M5s e Pd, Giulia Lupo (“Condivido le perplessità del sindaco”) e Monica Cirinnà; il deputato di LeU Stefano Fassina (“Il 21 non deve consegnare alcuna soluzione perché oggi l’unica soluzione è la fine di Alitalia. Qual è allora la proposta? La Camera sta discutendo il decreto fiscale che prevede gli ulteriori 400 milioni di prestito ad Alitalia. Abbiamo presentato un emendamento che prevede la fine della gestione straordinaria, dopo aver ripagato il prestito e lo Stato subentri per il tempo necessario ad affrontare le cause strutturali che determinano le perdite di Alitalia“), il segretario regionale del Pd, il senatore Bruno Astorre, l’assessore regionale del Lazio alla tutela del territorio, Mauro Alessandri, il presidente Commissione lavoro Regione Lazio, Eleonora Mattia, i consiglieri regionali Michela Califano, Paolo Ciani ed Emiliano Minnucci, l’economista e docente dell’università Bicocca di Milano, Ugo Arrigo.
“Ho vissuto tutte le crisi di Alitalia negli ultimi 7 anni, da quando sono assessora al Lavoro del Comune – ha detto l’assessore Anna Maria Anselmi – l’amministrazione è l’unica che è riuscita a presentare un piano di rilancio per Alitalia, fin dal primo consiglio comunale straordinario, riuscendo a portarle fino in Parlamento. Il sindaco ha dimostrato che vogliamo distinguerci stando vicini a tutte le crisi occupazionali. Da domani ho convocato un tavolo permanente per tutte le crisi occupazionali del nostro territorio”.