Musolino: “Numeri che devono indurci a un sano ottimismo”
di Dario Nottola
“Il 2021 si è chiuso con dati di traffico complessivamente positivi per il Network portuale di Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta, che da un lato fanno ben sperare per una effettiva ripresa post-Covid; dall’altro però devono ‘indurre a grande cautela’ anche per il 2022, soprattutto dal punto di vista dei ‘riflessi negativi sul bilancio dell’ente, a cui lo scorso anno si è potuto porre rimedio solo grazie ai ristori”. È il bilancio tracciato oggi dal presidente dell’AdSP, Pino Musolino.
Nonostante, infatti, nel 2021 il porto di Civitavecchia sia stato il primo a livello mondiale per la ripartenza delle crociere, chiudendo con 519.000 passeggeri, rispetto ai 205.000 del 2020, per tornare ai numeri del 2019 mancano ancora 2,1 milioni di crocieristi e circa mezzo milione di passeggeri delle autostrade del mare. Sul fronte delle merci, invece, Civitavecchia cresce del 20,2% rispetto al 2020 e di quasi l’1% anche rispetto al 2019, con Gaeta che migliora di circa il 15% anche in confronto a 2 anni fa, mentre il porto di Fiumicino risente della drastica riduzione del traffico aereo e quindi dell’utilizzo del jet-fuel, essendo i carburanti sostanzialmente l’unico prodotto movimentato. I dati sulle autostrade del mare confermano il porto di Civitavecchia come uno dei principali hub del settore, che in prospettiva, è quello su cui si intende puntare per diventare il riferimento del mercato nord-africano che in futuro è senza dubbio quello che avrà maggiori margini di rescita.
“Apriamo l’anno – dichiara il presidente dell’Autorità portuale, Musolino – con un sano ottimismo, unito alla piena consapevolezza delle questioni che restano sul tappeto, a partire da quelle occupazionali per arrivare a quelle di bilancio, e del fatto che soltanto portando a termine il lavoro di riorganizzazione, riequilibrio e ristrutturazione dell’ente si potranno dare le risposte necessarie al rilancio di tutto il Network, ricreando le condizioni necessarie per creare nuovi posti di lavoro, riassorbendo quelli oggi messi a rischio dalla crisi pandemica”.
Il traffico complessivo di merci nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale si attesta per il 2021 ad oltre 13,3 milioni di tonnellate (MT), in crescita di circa il 18%, (pari a oltre 2 milioni di tonnellate) rispetto al 2020.
Circa il 72% del traffico, pari a oltre 9,5 milioni di tonnellate (+20%; +1,6 MT), è stato realizzato nel porto di Civitavecchia, il restante 13/14% ciascuno rispettivamente nei porti di Gaeta con quasi 1,8 milioni di tonnellate movimentate (+19%; +0,3 MT) e quasi 2 milioni di tonnellate nel porto di Fiumicino (+10%; +0,2 MT).
Il traffico di merci nei porti di Civitavecchia e Gaeta cresce in entrambi i casi del 20 % rispetto al 2020, ma anche rispetto al 2019, +1% Civitavecchia e +15% Gaeta, a differenza di Fiumicino dove nel 2021 ancora si scontano i pesanti effetti della pandemia.
Per quanto riguarda il traffico di passeggeri e automezzi su collegamenti di linea e di crocieristi su navi da crociera, nel 2021 si riscontra un incremento rispetto al 2020 del +28% per i passeggeri di linea, pari a oltre 1,2 milioni, + 27% gli automezzi al seguito e del +153,6% i crocieristi, pari complessivamente a 519.060 crocieristi imbarcati/sbarcati e in transito nel 2021. Rispetto al 2019 mancano ancora all’appello circa 500 mila passeggeri di linea, 200 mila automezzi al seguito e oltre 2 milioni di crocieristi.
Il traffico complessivo nel porto di Fiumicino nel 2021 risulta pari a quasi 2 milioni di tonnellate, in crescita del +10% rispetto al 2020 (+170 mila tonnellate) e in flessione del 44% rispetto al 2019 (-1,5 MT). Da un’analisi più di dettaglio emerge un tendenziale miglioramento nel corso dell’anno; infatti nel primo semestre del 2021 si registra ancora una flessione del 18% rispetto al primo semestre 2020 e un volume medio mensile pari a 130 mila tonnellate; nel secondo semestre dell’anno, viceversa, si riscontra una inversione di tendenza, con un incremento del 30% rispetto al secondo semestre 2020 e un volume medio mensile pari a 193 mila tonnellate.