Mandalari:”il Lazio è l’unica regione a non essere autosufficiente in molti mesi dell’anno, con particolare riferimento alla città di Roma e Provincia”
Il Lazio ha bisogno di sangue. Nella regione la carenza di liquido ematico sta toccando livelli record. In particolare nelle ultime ore è scattata una vera e propria emergenza per gli ospedali romani che non riescono a far fronte alle richieste di sangue. La grave situazione, dovuta anche al calo delle donazioni nei mesi estivi, sta pregiudicando l’attività operativa dei nosocomi romani.
Sono diversi gli interventi chirurgici programmati rinviati per favorire le esigenze di pronto soccorso. Numerosi sono stati anche gli acquisti di sacche di sangue da altre regioni: per far fronte alle emergenze è stato già inviato diverse volte personale sanitario a Bergamo, Bolzano e Aversa.
“Lo scorso 16 agosto l’ Asl Roma H (SIT di Velletri) – spiega Carmelo Mandalari responsabile Roma dell’ADVPS Onlus – ha dovuto inviare a Roma oltre 140 sacche di sangue per poter garantire gli interventi di urgenza. Si tratta di un problema sanitario e sociale che va avanti da molte legislature regionali, il quale, ha creato il paradosso di essere l’unica regione a non essere autosufficiente in molti mesi dell’anno, con particolare riferimento alla città di Roma e Provincia. La non valutazione del problema, basti pensare che per un trapianto di fegato servono oltre 60 unità di sangue o una persona che ha subito un incidente stradale ne ‘consuma’ dalle 20 alle 40, ha creato un disavanzo annuale, a livello regionale, di circa 30.000 unità, le quali, devono essere reperite in altre regioni, sopratutto al Nord, con un costo per il contribuente di circa 5.000.000 euro annui”.
Il Lazio è in grave deficit e serve la solidarietà di tutti per salvare vite umane. Per questo motivo l’ADVPS-Onlus invita tutti i possibili donatori a recarsi presso qualsiasi Centro Trasfusionale oppure nei centri di raccolta gestiti dalle Associazioni dei Donatori di Sangue.
“Per sconfiggere questa grave carenza serve l’aiuto di tutti – sostiene Mandalari – non solo dei donatori ma anche di chi non lo ha mai fatto fino ad ora. Il sangue non si produce in laboratorio e avere un patrimonio collettivo a cui attingere è di vitale importanza”.
L’appello alla donazione è rivolto a tutti i cittadini in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Si ricorda che per donare il sangue è necessario avere un peso corporeo non inferiore ai 50 Kg. E’ necessario recarsi al prelievo a digiuno. E’ possibile bere un caffè, un tè o un succo di frutta. Non è consentito ingerire latte e derivati.