I balneari attendono dalla Regione l’avvio dei lavori per la posa di un un geo-tubo riempito di sabbia
di Dario Nottola
La spiaggia di Fregene sotto scacco, da sud fino al centro ormai. Cresce sempre di più la preoccupazione dei gestori degli stabilimenti balneari di Fregene, alle prese da mesi con un forte fenomeno di erosione della spiaggia, e che lanciano nuovamente un Sos alle Istituzioni. E nelle prossime ore è prevista una nuova burrasca. Dopo i danni dei giorni scorsi, tra cui quelli a cabine del Capri, nelle ultime ore il mare ha eroso sabbia e scavato sotto le fondamenta delle strutture del Tirreno.
“Ormai non è neanche necessaria una mareggiata – riferisce un balneare – basta un pò di rinforzo del mare, infatti, per provocare problemi. Tuttavia, dal pomeriggio è prevista burrasca, il cui picco sarà raggiunto durante la notte. Siamo al limite, anzi oltre ormai”.
Mentre è in corso il rinforzo della foce armata del Canale delle Acque Alte, i balneari, da tempo, attendono dalla Regione, a difesa di 750 metri di costa, l’avvio dei lavori della posa di un un geo-tubo riempito in sabbia, già oggetto di diverse sperimentazioni in Italia per interventi di protezione costiera di litorali in erosione. Il geo-tubo è costituito da un involucro sommerso, costituito da moduli di 20 metri in polipropilene riempiti di sabbia, del diametro di circa 3 metri, posizionato parallelamente alla linea di costa ed alloggiato, ai fini di una maggiore stabilità, in una sezione scavata nel fondale.
“Abbiamo deciso di rinviare il Convegno sull’erosione all’inizio dell’autunno prossimo e di procedere nel frattempo come Comitato ‘Salviamo la Spiaggia’ con altre iniziative di forte impatto mediatico”, spiega il presidente della Pro Loco di Fregene, Giovanni Bandiera.