Questa mattina le operazioni con il coordinamento della Capitaneria di porto “Capitolina”
di Dario Nottola
“Paghi Uno e prendi Quattro”. Può essere questa l’espressione più calzante a descrivere l’esercitazione complessa in mare svoltasi oggi a Fiumicino e durata due ore e venti minuti. Da un evento, infatti, quattro diverse emergenze: un sospetto rischio di atto ostile per la security marittima, “subito verificato e superato”; ed ancora l’incendio a bordo di una nave cisterna operante alla piattaforma R1 con conseguenti 8 feriti a bordo da soccorrere e lo Sversamento in mare di carburante.
(Foto Fiumicino Online)
Massiccio l’impiego di mezzi in azione: 13 unità in mare, un centinaio di operatori, un posto medico avanzato per il triage sanitario ed una cornice di sicurezza a protezione dei piazzali operativi portuali per il trasporto a terra dei feriti e la loro assistenza.
(foto Capitaneria di porto di Roma)
Con il coordinamento della Capitaneria di porto “Capitolina”, tra il porto canale, la darsena e la piattaforma off-shore a circa tre miglia e mezzo, si sono ritrovati, quindi, ad operare tutti insieme, Guardia Costiera, Aeronautica militare, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia di stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, 118, Croce rossa, Piloti del porto, ormeggiatori e battellieri, ed altri operatori portuali comprese le realtà operanti nel settore della lotta all’inquinamento.
La successione degli eventi ha preso avvio dalla chiamata di emergenza arrivata, alla sala operativa della Capitaneria, dal Capo piattaforma alle 10.54; subito sono scattati l’allertamento e la mobilitazione generale. A seguire, prima l’avvistamento di un contenitore sospetto in piattaforma con nave in fase di discarica del carburante destinato all’aeroporto di Fiumicino, e poi l’incendio sviluppatosi a bordo, in conseguenza di una fuoriuscita accidentale di carburante. Da qui gli 8 feriti da soccorrere prontamente e l’inquinamento da contrastare. Da quel momento, e fino alle 13.15, una febbrile attività, tra lotta antincendio con le squadre di bordo della nave, e con i Vigili del fuoco, col trasbordo e trasporto di feriti sulle motovedette Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia di Stato con il supporto del gommone dei Carabinieri e di soccorritori aeronautica militare; quindi l’assistenza dei rimorchiatori, dei mezzi nautici di piloti, ormeggiatori e battellieri, nonché la predisposizione di misure antinquinamento a cura dei mezzi specializzati privati e convenzionati.
Un vero e proprio convoglio, poi, quello verso il porto, dove il personale sanitario 118 e CRI era in attesa di “praticare” le prime cure ai feriti per il loro successivo trasferimento con le numerose autoambulanze nel frattempo dirottate. Per la Capitaneria “E’ stata una preziosa opportunità per testare la risposta interforze ed Interistituzionale con la partecipazione dei privati, ad un’emergenza complessa. Ringraziamo tutti i partecipanti per avere dimostrato in ogni fase grande professionalità e puntualità“, conclude.