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Fauna selvatica, dopo i “danni” alle produzioni agricole la Coldiretti Roma chiede interventi urgenti al sindaco Baccini

“Una situazione insostenibile per cittadini e agricoltori per la presenza dei cinghiali, daini e lupi”


La Coldiretti Roma chiede “interventi urgenti” al sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, dopo i “danni” alle produzioni agricole del territorio causati dalla presenza di cinghiali, daini e lupi.
 
Una situazione insostenibile sia per i cittadini che per gli agricoltori di Fiumicino, che si sono visti dimezzare le produzioni a causa della presenza sul territorio di cinghiali e daini, ma anche lupi. I danni in alcuni casi riguardano anche l’80% del raccolto, mentre sono diverse le segnalazioni degli allevatori relative alle aggressioni subite soprattutto da capi ovini e caprini, ma anche bovini”, afferma Coldiretti Roma, che chiede ‘da tempo’ al primo cittadino un monitoraggio sul territorio, insieme ai soggetti interessati, con i quali valutare le possibili soluzioni, così come emerso anche dal Tavolo Verde comunale.

In una lettera il presidente della sezione locale di Coldiretti Roma, Emanuele Salvalaio, ed il segretario di zona, Elvino Pasquali, aggiungono la Coldiretti in più occasioni ha lanciato l’allarme.

“In un incontro di diversi mesi fa, abbiamo espresso al sindaco la preoccupazione per il grave danno che daini e cinghiali causano alle nostre produzioni. In quella occasione, abbiamo avuto modo di suggerire possibili soluzioni, visto anche il ruolo fondamentale che il Comune di Fiumicino esercita, in quanto ente gestore del Parco del Litorale Romano. Il tema è stato riproposto ripetutamente anche nelle diverse riunioni del Tavolo Verde comunale, ottima occasione di confronto, che però ha un senso solamente se alle parole ed agli impegni seguono i fatti. L’invasione di animali selvatici, oltre a rappresentare un danno per gli agricoltori mette a rischio anche le persone, spesso vittime di aggressione e gli automobilisti. La situazione peggiora ulteriormente con la siccità, che fa seccare i raccolti e asciuga i torrenti, spingendo i branchi sempre più verso i centri urbani e i litorali a caccia di cibo e di acqua. I bassi livelli dei fiumi permettono agli animali di attraversarli con più facilità aumentandone le possibilità di spostarsi da un territorio all’altro, tanto che i cinghiali sono capaci di percorrere fino a 40 chilometri alla volta“.
 
“I branchi – sottolinea Coldiretti Roma – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute”.
 
“La triste realtà, motivo del nostro disappunto è che nonostante i diversi momenti in cui si è rappresentata l’importanza della problematica, ad oggi nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa. Siamo consapevoli della complessità della vicenda, e siamo certi della vicinanza del sindaco Baccini al mondo agricolo, ma siamo altrettanto convinti che sia arrivato il momento di fare seguire alla vicinanza nelle parole, la vicinanza nei fatti. Diversamente, il rischio è che l’assenza di azioni concrete, possa essere interpretata dagli agricoltori come disinteresse verso un comparto fondamentale per l’economia del territorio” concludono Salvalaio e Pasquali
 
 
 

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