“Le ispezioni al locale motori ed all’esterno permetteranno di accertare la causa dell’affondamento”
Dalle ore 4 di questa mattina la Capitaneria di porto di Fiumicino sta coordinando le attività legate all’affondamento del M/P Maria, che ha imbarcato acqua mentre si trovava ormeggiato lungo il porto canale.
“Un operatore della sala operativa – attiva nelle 24 ore – ha dato l’allarme – si legge nella nota stampa della Capitaneria di Porto di Fiumicino – avendo notato, dalle telecamere di sorveglianza, il sensibile innalzarsi della linea di galleggiamento dell’unità e lo sbandamento su un fianco”.
“Diramato l’allarme – prosegue la nota – si disponeva l’intervento del battello GC B120 dalla sede della base navale, unitamente al sottufficiale responsabile del servizio d’ispezione. Il personale della Capitaneria verificava che l’unità imbarcava acqua e supportava il comandante del peschereccio nei primi tentativi di contrastarne l’affondamento, rinforzando gli ormeggi. Il comandante del M/P Maria si rifiutava di lasciare la propria unità, veniva infine convinto a lasciare il mezzo. Una volta a terra veniva colto da malore ed affidato alle cure del 118″.
“L’Autorità marittima disponeva, quindi, alle prime luci dell’alba, l’impiego di panne assorbenti intorno all’unità, a cura del concessionario del servizio di disinquinamento portuale, allo scopo di evitare la dispersione del carburante e dei liquidi di sentina. Iniziate in tarda mattinata, sono ancora in corso le operazioni di ripristino del galleggiamento con l’impiego di una gru per carichi eccezionali e di una ditta specializzata in lavori subacquei. Solo una volta riportato in galleggiamento il peschereccio – conclude la nota stampa della Capitaneria di Porto di Fiumicino – le ispezioni al locale motori ed, all’esterno, all’opera viva permetteranno di accertare la causa dell’affondamento“.