Lo conferma il direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di Sanità
“Le concentrazioni di diossina nell’aria al gate D dell’aeroporto di Fiumicino sono, secondo i nostri campionamenti, 30 volte superiori al limite previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per una popolazione normalmente non esposta” lo ha dichiarato il direttore del Dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di Sanità, Loredana Musmeci, nel corso di un’audizione tenuta al Senato davanti alla commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, per i profili di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro connessi al recente incendio sul Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino.
“All’interno del T3 abbiamo registrato – rende noto Musumeci – concentrazioni di diossina fino a 3.000 femtogrammi, mentre all’esterno dello stesso Terminal i nostri campionamenti danno valori tra 20 e 50 femtogrammi. Noi prendiamo come riferimento i limiti dell’Oms che hanno come limite massimo 100 femtogrammi. Ad ogni modo le misure di prevenzione prese per i lavoratori, con l’utilizzo di mascherina, possono ad oggi essere considerate idonee, soprattutto per quanto concerne le ore di esposizione, che sono 4, che rappresentano un margine di rischio accettabile. Anche se è ovvio che questa situazione non può durare a lungo altrimenti i rischi aumentano”.