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Fiumicino, al via l’esercitazione complessa di security coordinata dalla Capitaneria di porto di Roma

L’evento ha lo scopo di mettere a punto le procedure di comunicazione e coordinamento tra le diverse Amministrazioni preposte a gestire un’emergenza

Ha preso il via alle 9.30 l’esercitazione complessa di security nella rada di Fiumicino e, contemporaneamente, presso il Terminale marittimo Gpl di Ardea. La Capitaneria di porto di Roma coordina l’esercitazione che prevede la simulazione di un’ “operazione di risposta ad atti ostili” compiuti presso gli impianti off-shore delle piattaforme denominate R1 e R2 e del Campo Boe di Ardea, che causeranno un incendio, il ferimento di quattro persone, ed il decesso di un’altra, dispersa e ritrovata in mare.

All’attività addestrativa partecipano, complessivamente, 6 unità navali e 8 pattuglie via terra della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, 4 Motovedette della Guardia Costiera di Fiumicino e di Anzio e 6 mezzi nautici dei servizi tecnici portuali tra cui un rimorchiatore. In campo anche il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato, la Polizia Locale di Fiumicino e di Anzio e 3 autoambulanze della Croce Rossa Italiana del Comitato locale di Fiumicino.

L’evento ha lo scopo di mettere a punto le procedure di comunicazione e coordinamento tra le diverse Amministrazioni preposte a gestire un’emergenza analoga a quella ipotizzata, ciascuno per i profili di competenza, tenendo conto delle necessarie interazioni che caratterizzano la gestione di scenari emergenziali complessi. Nel dettaglio, la Guardia di finanza ha rivestito il ruolo di organo preposto al contrasto operativo legato al concretizzarsi delle minacce; a sua volta l’autorità marittima cura gli assetti amministrativi di prevenzione. In azione questa mattina un mezzo veloce in fuga con possibili autori dell’attacco su cui è intervenuta la Guardia di finanza.

Un evento che racchiude un concorso di tutte le forze di polizia, inclusi gli artificieri della polizia di stato mente la Croce Rossa ha testato lo sbarco di feriti dal mezzo navale della capitaneria all’ambulanza. Utilizzati manichini con peso reale recuperati dal mare.

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