L’operazione è necessaria per monitorare sui fondali l’eventuale presenza di residui bellici prima di liberare gli accumuli di sedimenti
di Dario Nottola
Al via oggi, a Fiumicino, le operazioni preliminari che porteranno, a breve, al dragaggio dei fondali del porto canale e della Darsena portuale. La ditta specializzata nella bonifica dell’eventuale presenza di ordigni bellici ha avviato le verifiche preliminari strumentali. Dopo la bonifica, potranno cominciare le attività di dragaggio assai attese dalla flotta peschereccia, le cui rappresentanze, da tempo, avevano lanciato un sos per la sicurezza della navigazione nel canale navigabile ed all’imboccatura del porto, e dalle decine di barche da diporto ormeggiate nella Darsena.
Prima dell’annuncio lunedì scorso dell’avvio della fase di bonifica di eventuali residui bellici, da parte della Capitaneria di porto di Roma, l’annuncio dei lavori di dragaggio era stato dato, a fine agosto, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, dopo aver ottenuto l’autorizzazione regionale per poter eseguire, per tempo, i lavori. Per poi conferire i fanghi dei dragaggi si è proceduto all’ampliamento della vasca di colmata. “Il dragaggio del fondale del porto canale è una questione di primaria importanza per garantire la sicurezza delle operazioni marittime, come quella della flotta peschereccia più grande del Lazio, e la continuità delle attività economiche di una delle principali risorse della città”, il commento dell’Assessore alla Pesca, Stefano Costa.
Soddisfazione è espressa anche dal presidente della Cooperativa Pesca Romana, Gennaro Del Prete:“Siamo contenti che, questa mattina, siano iniziate, da parte della Mtm, le operazioni di monitoraggio per l’eventuale presenza di ordigni. Questa fase (meteo permettendo, ndr) dovrebbe durare tre giorni per permettere poi l’avvio vero e proprio dei lavori di dragaggio, attesi da tempo e da noi richiesti per garantire più sicurezza alle attività della realtà della Pesca di Fiumicino. Un intervento che arriva, e ne siamo soddisfatti, proprio nel momento in cui è in corso il fermo pesca”. Durante le operazioni, l’area interessata sarà interdetta alla navigazione e al transito per garantire la massima sicurezza di operatori e cittadini.
Il dragaggio, che inizierà subito dopo la fase di monitoraggio, è necessario per liberare il fondale dall’accumulo di sedimenti per migliorare la navigabilità. “La scelta di avviare le operazioni in questo periodo – aggiunge Costa – è un aspetto particolarmente positivo poiché ci consente di ottimizzare i tempi e ridurre al minimo l’impatto sulle attività del settore ittico locale. Inoltre, la temporanea assenza di imbarcazioni da pesca nell’area, ci permette di condurre i lavori in condizioni di maggiore sicurezza”.