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Fiumicino dicembre 1973: la strage dimenticata

“Un libro ed un largo dedicato alla memoria”

Si terrà il prossimo mercoledì 15 febbraio, alle ore 10.30, presso l’Aula Consiliare “Karol Wojtyla” della sede comunale di Via Portuense, 2498, il convegno dal titolo “Aeroporto di Fiumicino La strage dimenticata del dicembre 1973 Riflessioni in prospettiva storica”.
Il convegno, aperto dai saluti del Sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, prevede gli interventi dei relatori: Prof. Fulco Lanchester, Ordinario di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato presso l’Università “La Sapienza” di Roma, dott. Andrea Margelletti, analista strategico, Presidente e fondatore del Ce.S.I. “Centro Studi Internazionali” specializzato nell’analisi delle dinamiche di politica interna ed internazionale dei Paesi di maggior interesse per l’Italia come il Medio Oriente, il Magistrato Rosario Priore, che al Tribunale di Roma si è occupato dei maggiori casi nazionali di terrorismo italiano ed estero. Moderatore sarà il giornalista di La 7 Luca Del Re.
A conclusione del convegno interverranno i giornalisti autori del volume, edito da Rubbettino, “Fiumicino 17 Dicembre 1973. La Strage di Settembre Nero”, Salvatore Lordi e Annalisa Giuseppetti (vedi foto).
Successivamente alle ore 12.30, per proseguire nel ricordo dei tragici avvenimenti del dicembre 1973, si inaugurerà il Largo intitolato alle “Vittime della strage di Fiumicino” sito alla rotonda tra Via di Villa Guglielmi e Via Giuseppe Fontana. “Trentadue morti, decine di feriti, centinaia di persone traumatizzate. È questo il triste bilancio dell’attentato all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino del 17 dicembre del 1973 ad opera di Settembre Nero. Trentanove anni dopo l’Amministrazione Comunale di Fiumicino vuole onorare quei caduti intestando loro un Largo, a ricordo perenne – afferma il Sindaco, Mario Canapini, che aggiunge – feroce fu l’attacco dei terroristi che colpirono con tre bombe l’aereo Pan Am, si impadronirono di un altro velivolo e con sei agenti di pubblica sicurezza in ostaggio ed un operaio dell’Asa, che venne giustiziato ad Atene, solcarono i cieli del Medio Oriente per approdare in Kuwait dove si consegnarono alle autorità locali. È un buco nero tra le pagine della storia contemporanea del nostro Paese che, dopo il recente libro dei giornalisti Salvatore Lordi e Annalisa Giuseppetti, l’Amministrazione Comunale di Fiumicino vuole colmare rendendo giustizia a tutte le vittime italiane e straniere che perirono in quel tragico attentato, che fu il primo in un aeroporto italiano”.
 
 
 
 

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