Ore di fila da Ostia, residenti di Isola Sacra nel caos: il dibattito è sempre più acceso.
Lidensi in fila per più di mezz’ora da Ostia per attraversare il Ponte della Scafa, mentre a Isola Sacra importanti rallentamenti soprattutto in prossimità del semaforo in via Cima di Cristallo e alla rampa su via Santos Dumont.
Non c’è pace per lidensi e residenti di Isola Sacra, costretti a vivere sempre più nel caos del traffico. Un vero e proprio incubo soprattutto la mattina, nella corsia verso l’Aeroporto, e il pomeriggio verso Ostia. Spesso nelle ore di punta, è necessaria la presenza di una pattuglia della Polizia locale per la gestione del traffico.
Lo snodo viario, dopo la chiusura nel 2018, è stato riaperto lo scorso anno. Una decisione fortemente voluta dall’amministrazione Baccini, che però non sembrerebbe aver trovato riscontri positivi tra i residenti di Isola Sacra e anche del X Municipio. Il dibattito, sempre più acceso, sulla viabilità dell’incrocio tra viale dell’Aeroporto e via Trincea delle Frasche, negli ultimi giorni ha visto anche dichiarazioni e commenti da parte di politici locali.
Tra questi c’è anche Mauro Gonnelli, ex presidente del consiglio comunale e candidato nel 2013 per il centro-destra come sindaco di Fiumicino, il quale in un post sulla sua pagina Facebook ha scritto “L’esperimento della riapertura del semaforo di via Trincea delle Frasche può considerarsi fallito. Si rendono necessari 20 minuti per superarlo. È un danno anche per chi deve andare all’Isola Sacra”.
“Si è riaperta la polemica che potrebbe generare tensioni tra gli automobilisti di Fiumicino e quelli di Ostia per cui è bene fare chiarezza – ha dichiarato Gianfranco Petralia, ex comandante della Polizia locale di Fiumicino – Le file nelle ore di punta c’erano prima della chiusura e ci sono anche adesso, la causa però non è il semaforo ma l’inidoneità delle strade a sopportare enormi carichi di traffico”.
Petralia si sofferma su alcuni dati della Regione che segnalano “Troppi incidenti dalla chiusura dell’incrocio avvenuta nell’agosto 2018. Oltre alla sicurezza l’altro motivo importante della sconsiderata chiusura dell’incrocio è legato ai notevoli danni economici provocati alle imprese, alle attività commerciali e ai disagi per i residenti. Ecco spiegato il motivo per cui era un atto dovuto ripristinare la vecchia viabilità, scaturito da una responsabile valutazione dei fatti e non delle chiacchiere, da parte del sindaco Mario Baccini”.
Sulla questione è intervenuta anche la segretaria del Pd di Fiumicino e consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, invitando il Sindaco a chiudere nuovamente l’incrocio “Code e proteste dopo la riapertura dell’incrocio tra via Trincea delle Frasche e via dell’Aeroporto a Fiumicino. L’avevamo detto, l’avevamo annunciato: avrebbe solo generato confusione. Non eravamo dei pazzi o dei visionari ad aver chiuso quel tratto. Era chiaro a tutti che sarebbe andata così. Il sindaco Baccini – si legge nel comunicato stampa – faccia ‘mea culpa’ e torni indietro. Non possiamo bloccare un intero quadrante solo per una promessa elettorale. Un caos quotidiano oggi. Figuriamoci quando, senza nessuna nuova viabilità, ci troveremo un porto crocieristico tra capo e collo e centinaia di autobus a fare su e giù per le strade cittadine con l’unica aggiunta di una rotatoria al posto di un semaforo. Non è passato nemmeno un anno dall’insediamento del centrodestra ma i danni sono già evidenti a tutti”.