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Fiumicino: entra in servizio l’Ente Nazionale Protezione Animali

Concluso con successo il primo intervento delle Guardie Zoofile della Delegazione ENPA di Fiumicino


di Ugo Secondo
 

Alle 16,00 circa del 3 gennaio abbiamo ricevuto una segnalazione di un cane di taglia grande che si era introdotto in una proprietà privata e non voleva uscirne.

Il cane, una pit-bull femmina adulta, nel suo lungo e disorientato girovagare (risulta essere scappata da un terreno di Ostia) forse stanca e affamata, si era introdotta nel giardino della casa in una traversa di via Redipuglia all’Isola Sacra a Fiumicino. La signora, residente nella casa, preoccupata di tale presenza si era subito rivolta all’Associazione SOS Animali di Fiumicino, UNICA associazione riconosciuta e preposta per questo genere di interventi sul territorio, che però ha subito rifiutato l’intervento in quanto il 29 dicembre scorso era scaduta la convenzione con il Comune di Fiumicino per il servizio di “recupero animali vaganti”.
Allora si è rivolta all’Associazione Volontari “Il FARO” onlus per chiedere un soccorso. A questo punto, essendo i volontari  dell’AVAR “IL FARO” impegnati in altra attività, è entrata in funzione l’operatività della Delegazione delle Guardie Zoofile dell’ENPA di Fiumicino. Io e Antonino di Paola, ci siamo recati prontamente sul posto per monitorare la situazione, prendendo in consegna il cane che la signora nel frattempo, dopo averla rifocillata, era riuscita ad assicurarla ad una lunga corda.
Sembrava buona e docile, ma sempre una pitbull era, infatti mentre tra volontari si concordava per le azioni da fare, passava un gatto e la pit  divincolandosi dalla corda si avventava sul malcapitato che però, molto più agile di lei è riuscito a salvarsi incolume, saltando una rete di recinzione.
Il problema che è subito sorto, data la mole e vista la reazione dell’animale con il gatto, era di trovare un stallo sicuro in attesa della definizione della “pratica” che, qui a Fiumicino, sono sempre lunghe e tormentose. Per cui, visto che l’associazione SOS Animali, benché ne avesse la possibilità, alla nostra richiesta si era rifiutata di dare uno stallo, abbiamo dovuto allora chiamare la Polizia Locale di Fiumicino per attivare le procedure previste per il caso.
Nel frattempo però ci siamo recati alla vicina Clinica Veterinaria “Leonardo da Vinci” per controllare se la cagna fosse munita di microchip. Alla risposta affermativa del lettore che rilevava la presenza del chip, seguiva l’impossibilità di controllare il numero rilevato con l’anagrafe canina regionale perché il terminale della clinica non era operativo per effettuare le ricerche.
Quindi altro giro di telefonate tra i vari veterinari abilitati per tentare di rintracciare il proprietario dell’animale.
Nel frattempo la Polizia Locale ci aveva ricontattato per dirci che era tutto ok e che avrebbe attivato la procedura.
Avevamo loro assicurato che il cane poteva essere prelevato dagli addetti presso la clinica.
A questo punto, la pratica poteva ritenersi conclusa, ma a Fiumicino, per quanto riguarda gli animali, non è mai così ed infatti, avevamo appena salutato il dott. Michele, il veterinario di turno alla clinica che si era gentilmente offerto di dare ospitalità alla cagna, in attesa che venisse prelevata dai colleghi del servizio “Pet in Time”. Quando sulla strada di ritorno siamo stati di nuovo contattati dalla centralinista della Polizia Locale che asseriva l’impossibilità di attivare la procedura del “servizio di reperibilità della ASL RM3”  perché il cane, benché fosse una PITBULL non era ne morsicatore ne investito/ferito per cui, così riferito dall’interlocutore, il direttore del canile aveva detto che, chi lo aveva trovato doveva prendersene la custodia e l’indomani mattina portarlo al canile sanitario della Muratella per gli accertamenti di rito.
Altro giro convulso di telefonate tra Assessori, Dirigenti, Carabinieri e Volontari perché il tempo stringeva e la povera cagna non poteva essere lasciata nella clinica in quanto alle 22.00 chiudeva e quindi bisognava trovare un posto sicuro per la notte.
Alla fine una Volontaria tramite FB ha riconosciuto la cagna è riuscita a contattare il padrone che si è immediatamente recato in clinica ed ha recuperato la sua cagnolona.
 
MORALE di questa “mia” prima uscita da guardia zoofila nonché responsabile della Delegazione ENPA di Fiumicino è: “Se a Fiumicino ci fosse più sensibilità, responsabilità e senso civico per certi problemi (leggi randagismo) e si aiutasse concretamente chi questi problemi vuole risolverli seriamente, tante cose funzionerebbero molto meglio con buona pace di tutti e senza danno alcuno e soprattutto ne gioverebbe assai positivamente l’immagine della nostra città.
 
 
 

 
 
 
 

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