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Fiumicino, il Sindaco e due dirigenti condannati in secondo grado dalla Corte dei Conti

La sanzione per Montino è di oltre 76mila euro e per gli altri due dirigenti va da 26mila a 79mila


Il primo cittadino del comune costiero, Esterino Montino, e due dirigenti comunali dovranno risarcire il Comune per aver affidato consulenze legali esterne nonostante la presenza di un Ufficio legale interno dell’amministrazione. La sanzione per Montino è di oltre 76mila euro e per gli altri due dirigenti va da 26mila a 79mila.
 
Il tutto causato da un illegittimo affidamento, negli anni 2010-2017, a due professionisti legali, esterni alla compagnia amministrativa, di incarichi di rappresentanza in giudizio, dove  i vertici del Comune avrebbero conferito, in modo continuativo e senza rispettare le disposizioni di legge, incarichi per l’assistenza legale dell’ente a due avvocati esterni, pur in presenza di un Ufficio legale. Negli atti di assegnazione, il Responsabile dell’avvocatura avrebbe omesso di effettuare ogni verifica circa la possibilità per gli uffici di svolgere l’attività oggetto del mandato, contravvenendo con ciò al principio di autosufficienza amministrativa. Gli avvocati incaricati, inoltre, non sarebbero risultati iscritti all’albo comunale e sarebbero stati, perciò, individuati sulla base di una scelta totalmente discrezionale. Infine, nessuna verifica sarebbe stata effettuata circa le tariffe applicate dagli stessi, né indagini sul costo o confronti con altri professionisti, in quanto gli atti di affidamento sarebbero avvenuti ‘in via continuativa per blocchi di attività’, in palese violazione degli artt. 20 e 27 d.lgs. n. 163/2006 nonché dei principi di imparzialità, trasparenza, buon andamento e parità di trattamento dell’azione amministrativa”.
 
IERI LA NUOVA SENTENZA, dopo che Montino e i due dirigenti erano stati assolti in primo grado “perché il fatto non sussiste” e la domanda di condanna al risarcimento del danno rigettata. Ma con un atto depositato in data 10 settembre 2019, il Procuratore regionale aveva interposto appello, lamentando plurimi motivi di doglianza: “violazione di legge per contrasto all’art. 1, comma 1-bis della legge n. 20/1994. Motivazione illegittima, errata, carente ed illogica”.
 
 “La Corte dei conti Sezione seconda centrale d’appello, così definitivamente pronunciando, accoglie parzialmente l’appello e, per l’effetto, in riforma parziale della sentenza impugnata, condanna al risarcimento del danno in favore del Comune di Fiumicino: 76.696,90 euro per il Sindaco, e 26.133,80 più 79.559,76 per i due dirigenti. Su tali importi deve liquidarsi la rivalutazione monetaria a decorrere dal maggio 2017 (data di consumazione di tutti gli illeciti in esame) fino alla data di deposito della sentenza, e interessi legali dalla data di pubblicazione della sentenza fino al soddisfo. Le spese di lite seguono la soccombenza e si liquidano in euro 400,00.
 
LA REPLICA DI MONTINO SULLA SUA PAGINA FACEBOOK “Nonostante l’assoluzione in primo grado ‘perché il fatto non sussiste’, in secondo grado la Corte dei Conti ha deciso che dovrò risarcire il Comune per una vicenda legata ad alcune consulenze legali prestate al Comune stesso dal 2010 al 2017. Come sapete, ho iniziato il mio primo mandato di sindaco di questa città a giugno del 2013, cioè quando le consulenze in questione erano già in corso da oltre tre anni e i due avvocati già noti all’amministrazione. Curiosamente, però, nessuna responsabilità è stata riconosciuta nei confronti di chi mi ha preceduto alla guida della città, mentre sono state riconosciute quelle dei dirigenti in carica in quegli anni. Ognuno ne tragga le conclusioni che crede”.
 
“Il sindaco – prosegue il post – come ho già avuto modo di spiegare diverso tempo fa, non ha, e non deve avere, il compito di individuare prestatori d’opera, siano esse imprese o singoli professionisti. Una scelta che è precisa prerogativa e competenza dei dirigenti delle diverse aree. Il sindaco, in questo caso, firma la sola rappresentanza legale, ma non indica in alcun modo chi deve svolgere la prestazione professionale. Prova ne sia il fatto che proprio la Corte dei Conti del Lazio, nel 2017, ha condannato l’ex sindaco di Roma perché si era personalmente occupato di individuare e nominare avvocati per difendere il Comune”.
 
“Ho dato mandato ai miei legali – conclude Esterino Montino – di fare ricorso al terzo grado di giustizia nella convinzione che la mia posizione si chiarirà definitivamente nel modo migliore“.
 
 
 

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