Abbandonato quello a largo Borsellino dove i rami di alcuni alberi provocano disagi alla viabilità
di Umberto Serenelli
Sterpaglie alte oltre un metro crescono rigogliose all’interno delle aiuole di viale Traiano a Fiumicino. Negli spartitraffico che si trovano nel piazzale antistante la darsena e all’inizio del lungomare della Salute il verde è diventato giallo nel senso che gran parte di esso è completamente secco.
Un bel biglietto da visita per una località a vocazione marinara presa d’assalto in questo periodo dai turisti soprattutto stranieri e dai villeggianti romani diretti in spiaggia costretti inevitabilmente a percorrere viale Traiano.
Il degrado in cui versa il verde sulla principale arteria che costeggia il porto-canale viene denunciato da alcuni residenti che abitualmente, a piedi o in sella alla due ruote, frequentano la pista ciclabile che separa la banchina della Fossa Traianea dal segmento di asfalto.
“Nelle aiuole continuano a crescere sterpaglie, che sovrastano le poche piante ornamentali, e nessuno si accorge di questo degrado – precisa la residente Tiziana Storace – Dal ponte 2 Giugno alla passerella l’aiuola è in preda all’incuria e credo che da tempo le piante messe a dimora non vengano annaffiate. Con l’attuale ondata di caldo il verde non può tenere al contrario dell’erbaccia che invece cresce tranquillamente perché nessuno le taglia”.
Nella darsena gli spazi riservato alle piante, fatto salvo quello dove cresce il pitosforo, è completamente arido e brutto da osservare perché trasmette un senso di trascuratezza. Tra dieci giorni nel piazzale della darsena e all’ombra della ruota panoramica si svolgeranno alcuni grossi eventi che vedranno esibirsi: Michele Zarrillo, Lda, Valentina Persia e i Tiromancino. Appuntamenti di notevole richiamo per il litorale che porteranno al tutto esaurito visto i nomi in cartello.
Le cose vanno un pochino meglio lungo il perimetro dello specchio acqueo, anche se alla base della ringhiera in ferro è presente tanta erbaccia. La desolazione regna invece sovrana dopo la sede del Circolo velico e davanti all’attività commerciale la Vela, inizio della litoranea, dove tutta la fascia verde spartitraffico è completamente secca.
“Frequento abitualmente la piscina comunale e lascio l’automobile parcheggiata a piazzale Borsellino – precisa un uomo di 40 anni che vuole restare anonimo – Gli alberi e le siepi sono abbandonati come le carcasse di automobili e alcuni camper. La mia sensazione è che questo quadrante sia stato abbandonato”.
Tra le siepi spuntano canneti e in diversi punti è evidente l’abbandono di calcinacci oltre alla presenza di sacchetti di rifiuti che hanno provocato discariche a cielo aperto. Su via Volga i rami di una quindicina di alberi hanno assoluto bisogno di essere potati perché sulla carreggiata sfiorano i tettini delle automobili e quindi costituiscono un pericolo per la viabilità. Stessa cosa per il marciapiedi dove i pedoni devono fare attenzione perché corrono il rischio di urtare i rami che inoltre impediscono il passaggio.