Il Comune ha trovato lo spazio, il tempo e i soldi per costruire rotatorie, ma a quanto sembra non riesce a fare lo stesso per le piste ciclabili
Sicuramente nessun abitante di Fiumicino si aspetta che la propria città diventi una piccola Amsterdam, dove le persone girano quasi esclusivamente in bicicletta; però farebbe quasi certamente piacere alla maggior parte avere una pista ciclabile che colleghi i punti più importanti della nostra città.
Fino ad oggi le persone che vogliono fare una rilassante passeggiata in bici hanno a disposizione, quasi mai solo per loro, la pista del Lungomare della Salute che finisce però su una strada dove gli automobilisti non rispettano mai il limite di velocità consentito.
I genitori hanno paura a lasciare i propri figli in una pista ciclabile che ha una fine pericolosa soprattutto dopo le numerose tragiche notizie che giungono da Focene, dove sulla pista ciclabile di via Coccia di Morto si registrano incidenti mortali ai danni di ciclisti.
Così la maggior parte dei ragazzi di tutte le età, se vogliono utilizzare il loro mezzo a due ruote, si dirigono a Villa Guglielmi dove sono al sicuro da automobili o motorini; recando comunque fastidio a chi passeggia o si allena e inoltre si ritrovano a compiere sempre lo stesso giro, con il rischio di annoiarsi molto facilmente.
Le rotatorie che sono state istallate nella scorsa estate hanno diminuito il traffico, ma non lo hanno eliminato del tutto per non contare poi l’inquinamento dovuto ai gas dannosi rilasciati dai tubi di scarico delle macchine.
Fiumicino sinceramente dovrebbe iniziare a prendere decisioni più “verdi” e più rilassanti per la città, come costruire una pista ciclabile che colleghi il lungomare e Villa Guglielmi, che passi accanto alla maggior parte dei negozi e delle gelaterie, in modo che d’estate le famiglie si possano divertire senza pensieri e senza stress.
L’appello non va fatto solo al Comune però, perché se vogliamo delle piste ciclabili che funzionino al meglio è compito di noi cittadini fare la nostra parte. Sulla pista del lungomare si vedono ogni giorno persone che camminano a piedi, bagnanti che caricano la propria auto e lasciano in mezzo ombrelloni e borse frigo, impedendo così ai ciclisti che la percorrono di poter scorrere tranquillamente e di non doversi preoccupare di bambini che fuggono dalla supervisione dei genitori o di cartacce abbandonate in terra.
Alison Fasano
