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Fiumicino, salvato dalla Guardia Costiera un portoghese che si era tuffato al faro per fare le cozze

Il 50enne aveva scavalcato la recinzione del porto ed era sfuggito al vigilante

 

 

di Umberto Serenelli

 

 

La Guardia costiera salva un 50enne in difficoltà che si era tuffato al faro di Fiumicino per fare le cozze. Si tratta di un portoghese che aveva scavalcato la recinzione del cantiere del porto crocieristico, sfuggendo all’inseguimento degli agenti della guardiania. Correndo tra i pericolosi scaglioni di selce dell’antemurale è arrivato fino al tratto terminale dello stesso dove si è poi tuffato nelle gelide acque di mare.

 

 

“Stavo prendendo un caffè sulla veranda del bar del porticciolo – precisa Armando Stampella, titolare dell’approdo ‘Il faro’ – quando ho visto parcheggiare l’uomo che si è guardato attorno e scavalcato la recinzione. Poi ha iniziato la sua corsa verso l’antemurale inseguito dal vigilante al quale è però sfuggito. L’ho seguito con lo sguardo e quando ho visto che si è tuffato ho pensato si fosse impazzito e che onestamente si volesse suicidare. A quel punto ho contattato la sala operativa della Capitaneria di porto”.

 

Nel giro di poco tempo dalla base navale della Guardia costiera usciva il battello B151, a fondo piatto, che raggiungeva lo straniero annaspante e per mezzo della ciambella di salvataggio veniva trasferito a bordo. Il mezzo navale dei militari tornava nella darsena dove a terra trovava a attenderlo le auto della Polizia di Stato e dei Carabinieri ai quali spiegava che si era immerso per raccogliere le cozze e che le cose poi sono precipitate. Il portoghese veniva trasferito all’ospedale Grassi di Ostia dall’ambulanza del 118.

 

 

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