Nell’incontro sono state analizzate le criticità che connotano le infrastrutture del porto canale di Fiumicino, per individuare le possibili misure e soluzioni
Sono state analizzate le criticità che connotano le infrastrutture del porto canale di Fiumicino, per individuare le possibili misure e soluzioni, da attuare nel breve periodo, in attesa che la realizzazione della nuova darsena pescherecci, sulla base dell’iter progettuale già avviato dall’Autorità portuale, possa costituire il definitivo superamento dei vincoli legati alla connotazione del porto.
“La carenza di spazi per il ricovero delle attrezzature e la prossimità delle banchine con il tessuto urbano costituiscono i vincoli principali per il decoro e la pulizia delle banchine, evitando l’abbandono incontrollato di attrezzature e rifiuti, non tutti riconducibili agli operatori della pesca, anche perché che le banchine sono aperte anche alla fruizione di pescatori sportivi e della cittadinanza”, sottolinea la Capitaneria di Porto.
L’Autorità marittima ha proposto una revisione della disciplina vigente dal 2014, per una più accurata redistribuzione degli accosti, funzionale a destinare stabilmente i tratti di banchina alle cooperative del settore, così da incentivare la cura e la pulizia degli spazi di lavoro per il deposito degli attrezzi. Le cooperative, dal canto loro, chiederanno l’autorizzazione a poter collocare contenitori per la raccolta temporanea dei rifiuti speciali, nelle more del corretto smaltimento.
L’AdSP ha dato “ampia disponibilità a dar corso, in tempi brevi, agli interventi più urgenti di manutenzione straordinaria dei tratti di ciglio banchina che presentino crolli parziali e parti a vista dell’armatura delle opere in calcestruzzo“. Inoltre, nei prossimi giorni, fa sapere la Capitaneria, l’Autorità portuale ha commissionato un’ispezione subacquea della parte sommersa delle banchine per verificare la presenza di asperità che possano danneggiare le unità ormeggiate.
I rappresentanti delle categorie professionali della pesca artigianale, infine, hanno chiesto che l’area comunale vicina al Ponte due giugno possa essere attrezzata con una presa d’acqua dolce per assicurare la pulizia delle aree di banchina davanti alle imbarcazioni.”
L’incontro ha costituito un importante occasione per individuare le più proficue forme di corale collaborazione tra le Amministrazioni pubbliche preposte alla gestione e regolamentazione degli spazi e gli appartenenti alle categorie produttive, diretti fruitori delle infrastrutture portuali, sensibili a conciliare la destinazione professionale dell’ambito portuale con le più appropriate modalità di fruizione da parte della cittadinanza”, conclude la nota.