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Fiumicino, mercato di via Foce Micina, la protesta dei residenti

Giampiero Rossi: “Ogni sabato viviamo un incubo, prigionieri dentro le nostre case”


di Alessandra Zauli
 
Quello che per tutti è un appuntamento fisso del sabato mattina, la passeggiata tipica al mercato rionale, non è solo un luogo di incontro, di socializzazione, ma un mercato pieno di banchi e di merce di varie fasce di qualità e prezzo, in realtà per altri è un incubo.
 
I residenti di via Foce Micina e delle vie limitrofe, proprio a causa del mercato, sono prigionieri dentro le proprie abitazioni, senza poter quasi uscire di casa, per farlo in libertà devono aspettare il pomeriggio fin quando, dopo il mercato, la strada viene pulita dagli operatori ecologici.
 
La pulizia, per mistero non ancora svelato, inizia e finisce ogni sabato, alla presenza della Polizia municipale locale che supervisiona le varie operazioni, ad un orario ogni volta differente e così, i residenti non sanno mai, fino all’ultimo, a che ora potranno tornare ad essere liberi.
 
Mentre ci sono ancora le transenne a chiusura della strada, ci racconta Giampiero Rossi, Presidente dell’Associazione Comprensorio Pesce Luna “Le autovetture, facendo una sorta di gimcana, schivando le transenne stesse ed ignorando del tutto i divieti di circolazione ad esse collegati, transitano in modo selvaggio ed alta velocità. Prima o poi c’è il serio rischio che qualcuno venga investito. Abbiamo sfiorato più volte la tragedia, ed anche le nostre segnalazioni per far sì che si vegli affinchè ciò non accada, al momento, sono cadute nel vuoto, ed ignorate da chiunque fosse preposto per far rispettare le norme vigenti”.
 
“Inoltre – prosegue  – l’orario di chiusura del mercato continua a non essere chiaro, così come la data dello spostamento dello stesso nella nuova area vicina al Todis, che è stata più volte rimandata. Ora si parla della primavera, chissà”.
 
A complicare ulteriormente la situazione – aggiunge Giampiero Rossi una disattenzione da parte di molti nel rispettare lo spazio da lasciar libero per la carreggiata dove possano transitare i mezzi dietro le spalle dei banchi che sarebbe dovuto essere di 4 metri, in realtà ridotti a 3, cosa che, metro alla mano, non consente manovre ai mezzi un pò più grandi di una Panda, cioè a nessuno neppure ai mezzi di soccorso per recarsi all’interno del comprensorio in caso di necessità“.
 
“E cosa dire di un’altra disattenzione – continua il Presidente dell’Associazione Comprensorio Pesce Luna – che vede i banchi attaccati tra loro, con un corridoio di 6 metri (sarebbero dovuti essere di meno) tra una fila e l’altra?”.
 
Tutte disattenzioni, certo, che vanno a discapito di noi residenti che viviamo, ogni sabato, un incubo. Nonostante abbia più volte presentato reclami, parlato con i referenti dei banchisti, delle autorità la situazione, al momento non sembra cambiare minimamente, anzi, più passa il tempo più sembra peggiorare. Siamo stanchi e vorremmo attenzione nei nostri riguardi e che qualcuno si occupasse di risolvere il problema. Certo lo spostamento avverrà prima o poi, ma vorremmo anche un ‘nel frattempo’ che tuteli tutti noi. Speriamo quindi – conclude Giampiero Rossi – che questa volta l’appello non cada nel vuoto e sabato prossimo, mentre gireremo tra i banchi del mercato, ci sia qualcuno pensi anche all’altro lato della medaglia e si occupi di tutelare tutti noi”.
 
 
 
 

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