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Fiumicino, nella spiaggia accanto al vecchio Faro stelle marine e polpi morti sul bagnasciuga

Il mare ed il suo ecosistema non debbono essere devastati ma tutelati nel giusto modo


di Alessandra Zauli
 
Ieri, recandomi al vecchio faro di Fiumicino, come sono solita fare, per una passeggiata e, non lo nego, anche per “un bel bagno” in mare, ho avuto una bruttissima sorpresa. Il cancello di accesso alla spiaggia era chiuso con catena e lucchetto. Ho provato a chiedere se qualcuno ne conoscesse il motivo, ricevendo risposte molto diverse tra loro.

“Lo hanno chiuso quelli della Royal Caribbean” mi ha risposto un uomo, una signora invece ha tentato di spiegarmi, con tono concitato, che la colpa era dei bagnanti che hanno occupato la spiaggia utilizzando in modo improprio il bagno del bar che si trova lì e quindi i proprietari del bar, stufi della situazione, hanno chiuso il cancello di propria iniziativa. Altri hanno ipotizzato che fosse stato chiuso per sistemare non si sa cosa. Risultato comunque, certo ed evidente, oltre qualsiasi supposizione, il cancello era chiuso.
 
Sono riuscita ad accedere comunque alla spiaggia in modo decisamente alternativo e lì la vera desolazione. Si sa, fino a qualche anno fa quella spiaggia non esisteva. I bilancioni si trovavano in acqua, proprio perché predisposti alla pesca. L’acqua era alta più o meno 4 o 5 metri in quella zona e questo consentiva a ‘Noi di Fiumicino’ e non solo di poterci tuffare in libertà ed in piena sintonia, con la natura e con il mare.
 
Oggi i bilancioni sono diventati monumenti sulla sabbia, carcasse nel deserto e, dove prima c’era il mare, si è formata una spiaggia lunga più di 10 metri e, quando si raggiunge l’acqua, questa rimane profonda meno di un novanta centimetri per decine di metri.
 
Ieri però una strana novità, dopo aver visto ferma in mare una strana barca rossa, di quelle sconosciute per tipologia, apparentemente immobile. Poi, sulla nuova spiaggia, davanti ai miei occhi, uno spettacolo sconcertante, a dir poco preoccupante. Stelle marine morte, un polpo stordito a riva, una serie di gusci di grandi conchiglie vuoti ed una strana sabbia chiara, quasi di colore trasparente.
 
Io non sono una esperta del mare e di chi lo abita; quindi, per cercare di capire meglio e di dare un senso a quella mia sensazione di sgomento, ho deciso di tuffarmi a mare e nuotare. Pronta a camminare, come al solito, un bel pò, prima che l’acqua raggiungesse un’altezza accettabile, (in fondo mi dico che camminare in acqua sia un esercizio fisico, che fa molto bene alla circolazione e non solo), in realtà dopo un paio di metri incappo in una nuova buca molto profonda, in cui il fondale è di quasi due metri, così all’improvviso.
 
Frequento quel luogo da molti anni e non mi era mai capitata una cosa del genere. Chiedo, anche in questo caso, se forse  siano iniziati i lavori del porto. Chissà se quella strana barca rossa, abbia tolto della sabbia, il che spiegherebbe sia la buca che la presenza dei pesci morti ed allora chiedo in giro se qualcuno conosca i perché di queste “terribili news”.
 
Mi giungono risposte ferme, decise ed inequivocabili che nulla sia cambiato, alcun lavoro sia iniziato, eppure il mare, la sabbia, i pesci, la magia di quel luogo, il suo incanto, ne rimango fermamente convinta, sono stati violati ancora una volta dalla mano dell’uomo. Mi auguro che chi di dovere agisca, perché il mare ed il suo ecosistema non vengano devastati ancora un’altra volta ma che vengano tutelati nel giusto modo.
 
 
 
 

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