L’iniziativa pacifica organizzata lo stesso giorno della presentazione in aula consiliare del libro “Il mondo al contrario”, del generale Vannacci
di Alessandra Zauli
Fiumicino non odia. Si è svolto martedì 14 novembre, alle ore 17:00 presso piazza Grassi, il sit-in voluto per difendere e rimarcare le radici della nostra città. “Fiumicino non odia; cultura è dialogo, rispetto, inclusione, la nostra carta costituzionale ne dà abbondante conferma. Fiumicino include, non odia ne respinge”. Queste alcune delle parole del volantino distribuito ai partecipanti.
L’iniziativa pacifica è stata organizzata in contrapposizione alla presentazione del libro del generale Roberto Vannacci, che si è tenuta circa un’ora dopo in l’aula consiliare.
Il saluto iniziale è stato affidato al consigliere di opposizione del PD, Ezio Di Genesio Pagliuca, che ha sottolineato quanto ci sia “una Fiumicino” formata da persone che si oppongono alla politica della maggioranza attuale.
“Abbiamo lasciato una città costruita e basata sull’accoglienza, sull’inclusione. Le differenze sono una ricchezza”, ha espresso Di Genesio Pagliuca. “Utilizzare una sede istituzionale per promuovere chi esprime parole di provocazione, divisive, è, a nostro avviso, intollerabile. Siamo oggi qui a manifestare che la nostra convinzione è differente”.
Hanno fatto eco gli altri presenti, chiamati a portare la propria testimonianza. La consigliera di opposizione Erica Antonelli ha ribadito quanto sia deprecabile esprimersi con parole violente e denigranti, andando contro i principi cardine della nostra Costituzione.
“Promuovere parole di violenza in un’aula istituzionale ci fa tornare indietro di almeno 100 anni, vanificando le battaglie sostenute nel tempo. Le parole sono importanti, hanno un significato e un peso, ed abbiamo notato come questa Amministrazione ne stia esaltando la parte più aggressiva, non ultima la questione degli insulti sessisti rivolti alla consigliera Paola Meloni da un consigliere di maggioranza, per i quali non ha neanche chiesto scusa. Questo trend ci preoccupa molto”, ha detto Antonelli.
“Il dissenso sull’evento di Vannacci – ha sottolineato la consigliera di opposizione Paola Meloni durante il suo intervento – manifestato anche via social a furor di popolo, testimonia che non solo buona parte della città è salda sulla tutela dei diritti e sulla lotta alle discriminazioni, ma che anche tanti elettori dell’attuale amministrazione che probabilmente si erano affidati ad un cambiamento dal punto di vista dello sviluppo economico si sono sentiti traditi da una deriva tematica e sociale che non era del tutto prevedibile in campagna elettorale.”
La manifestazione ha visto anche l’intervento di Leonardo, l’autore del volantino e del consigliere Angelo Petrillo che ha invitato i partecipanti a mobilitarsi con maggiore frequenza, a scendere in piazza per difendere i propri diritti, proponendo di scrivere un libro collettivo che parli solo di pace, amore, inclusione e tolleranza.
Roberto Saoncella, ex capo di gabinetto, è intervenuto sottolineando l’impegno della precedente amministrazione per difendere inclusione e tolleranza, mentre l’ex assessora Annamaria Anselmi ha ricordato le nostre origini come “gente di mare, che ha la mente aperta, che persegue e difende la libertà per sé stessa e per gli altri”.
Come ha raccontato Sara Girolami, rappresentante dei Giovani Democratici, “le parole violente espresse da questa maggioranza, e nel libro di Vannacci, vanno a ledere la nostra libertà, vanno ad offendere la dignità di ciascuno di noi. Come recita una frase famosa di Martin Luther King, la mia libertà finisce dove comincia la vostra”
L’incontro, durato circa un’ora e che ha visto circa un centinaio di partecipanti, si è concluso con un verso del Primo Canto dell’Inferno di Dante recitata da una delle partecipanti tra la folla: la cultura proposta e promossa dalla maggioranza “mi fa tremar le vene e i polsi”.