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Fiumicino, progetto porto crocieristico: i dubbi della Lista Civica Ezio

Siamo pronti ad intraprendere qualunque iniziativa che richiami questa maggioranza all’assunzione delle sue responsabilità


“Apprendiamo dalla stampa che prossimamente sarà convocata la prima conferenza di servizi dal Comune di Fiumicino in merito alla realizzazione del Porto al vecchio Faro. Non solo questa opposizione non dorme, ma espone pubblicamente le sue riflessioni e chiede al Sindaco e alla giunta la pubblicazione e massima diffusione delle valutazioni di impatto ambientale e del progetto del Porto Crocieristico.” Così in una nota i consiglieri comunali della Lista Civica Ezio, Paola Meloni, Angelo Petrillo, Giuseppe Miccoli.

 

“Alcuni processi e decisioni non sono reversibili, per questo obbligano ad uno sforzo di riflessione su un futuro che verrà segnato senza possibilità di ritorno. Il progetto, destinato incidere sul territorio in maniera fortemente condizionante per  l’economia e l’urbanistica, cambierà totalmente la qualità della vita dei cittadini e l’evoluzione economico sociale dei territori.”

 

“La nostra democrazia – proseguono – funziona per delega e chiede ai suoi rappresentanti di assumersi le proprie responsabilità e di capire la complessità dei  processi e delle conseguenze tra costi e opportunità: Non sono ammesse  ignoranza, superficialità o peggio, contiguità e/o complicità. Per questo occorre valutare tutte e singolarmente le possibili ricadute economiche e occupazionali, l’impatto ambientale e urbanistico e in una parola la qualità della vita.”

 

Cosa guida le scelte frettolose del nuovo Consiglio comunale di Fiumicino e le valutazioni dei nostri avveduti amministratori”? Dopo un boom a livello mondiale, con la pandemia, il comparto crocieristico ha subìto un forte calo che ancora non vede una totale ripresa: è una forma di turismo fortemente impattata dalle nuove tecnologie preposte a combattere il cambiamento climatico e a favorire la decarbonizzazione dei trasporti. Siamo di fronte a navi alte fino a 19 piani in grado di trasportare migliaia di persone con l’obbligo di sostituire nel prossimo futuro i propri sistemi di propulsione andando verso il GNL ( Gas Naturale Liquefatto): circa 24 delle prossime 78 navi MSC entro il 2027 andranno verso questa tipologia di propulsione e addirittura si comincia a parlare di idrogeno per il prossimo futuro (2 navi previste).” 

 

“Servono infrastrutture adeguate – continuano i consiglieri – forti investimenti, una logistica adeguata. È stata fatta questa valutazione? Se si, vogliamo e chiediamo venga resa pubblica. Le navi in banchina restano a motori accesi spesso per la mancanza di adeguate infrastrutture elettriche a supporto delle navi: un elemento essenziale per non gravare sulla qualità di vita del territorio. Chissà se anche questo aspetto è stato valutato ed è stato posto come vincolo di progetto.”

 

A Fiumicino la grandezza di queste navi e la posizione del porto potrebbero interferire anche con le attività dell’aeroporto, generando un possibile effetto domino che porterebbe a rivedere il progetto del layout della airside dell’aeroporto e a riprenderne immediatamente la proposta di raddoppio di ADR e ENAC, già bocciata. Il Sindaco si è detto contrario ma poi ne crea le possibili condizioni. Lo ha valutato?”

 

“Nel Mediterraneo, l’Italia si colloca senza dubbio in una posizione di preminenza. In vetta ai porti italiani si colloca Civitavecchia con oltre 2 milioni di passeggeri, seguono Venezia, Napoli e Savona. Ma la graduatoria varia in base alle caratteristiche di ciascuno scalo: Home Port, ovvero punto di partenza o arrivo della crociera (con l’indotto maggiore), oppure Port of Call, tappa intermedia del viaggio. Come si pone Fiumicino in uno scenario che prevede già nel raggio di 50 km la presenza del porto turistico a Ostia e di quello di Civitavecchia, ai vertici del traffico crocieristico mondiale?”

 

Concludono i consiglieri: “Queste e tante altre le riflessioni e le domande sul tavolo unite alla richiesta di chiarezza e trasparenza coi cittadini ai quali si sta per cambiare, e non poco, qualità di vita e futuro. Siamo pronti ad intraprendere qualunque iniziativa che richiami questa maggioranza all’assunzione delle sue responsabilità. Noi, che viviamo la Città di Fiumicino, crediamo che questo territorio non sia pronto per ospitare due grandi opere portuali, sia dal punto di vista urbanistico che da quello ambientale.”

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